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Attualità mercoledì 08 marzo 2017 ore 22:30

Cambio al vertice di Confesercenti

È Mario Landini il nuovo presidente di Confesercenti Arezzo. L’elezione è arrivata all’unanimità durante l’assemblea provinciale



AREZZO — Landini rimarrà alla guida di Confesercenti fino al 2021. Una nomina arrivata dopo un lungo percorso associativo che ha coinvolto tutte le strutture territoriali e di categoria chiamate al rinnovo degli organi dirigenziali dell’associazione. E così dopo cinque assemblee nel territorio, 12 assemblee delle varie categorie in cui è organizzata Confesercenti, è arrivata l’elezione al termine dell’assemblea provinciale. 

“Un onore – ha detto il neo presidente Mario Landini – ricoprire il prestigioso incarico di una realtà qual è Confesercenti. Ringrazio i soci che mi hanno dato fiducia e mi complimento con il presidente uscente Barbara Brogi per quanto fatto fino ad oggi”. Un cambio naturale al timone dell’associazione di categoria. Negli ultimi anni Mario Landini ha ricoperto la carica di presidente dell'area aretina ed è stato vice presidente di Confesercenti Arezzo. “Sono parte di questa associazione da oltre trent’anni – ha ricordato Landini - e ne conosco le potenzialità. La nostra è l'associazione delle piccole imprese, che devono essere tutelate anche tramite limitazioni all'apertura della grande distribuzione, delle medie superfici e della vendita sul web da qualsiasi parte del mondo arrivi. Non possiamo continuare a veder abbassare le saracinesche nei centri storici”. Per Landini: “vetrine chiuse, vetrine polverose, vetrine abbandonate, strade vuote, strade tristi, strade poco illuminate, strade senza socialità: questo è il frutto della crisi del commercio e la sua mission sarà quella di invertire il trend. È necessario che la politica se ne accorga prima che sia troppo tardi. Questa è la battaglia che la Confesercenti dovrà fare nei prossimi anni. Perchèla crisi non è un fatto raccontato, o letto o ascoltato alla tv. È una realtà che le nostre imprese vivono tutti i giorni anche nelle nostre città”.
Ma cosa possiamo e dobbiamo fare per favorire una ripresa dello sviluppo della nostra provincia, che possa anche assecondare la ripresa dei consumi, di cui tanto sentiamo la necessità? Ed ecco la risposta di Landini: “Io sono dell'opinione che nei prossimi quattro anni dovremo lanciare forte e chiara la parola d'ordine che lo sviluppo della nostra provincia può esserci solo e soltanto se si sviluppa il turismo. I settori tradizionali che hanno caratterizzato lo sviluppo economico aretino, oggi, per ragioni legate al commercio mondiale, difficilmente ritroveranno il vigore degli anni d’oro del grande sviluppo di Arezzo degli anni 70-80. Se solo riuscissimo nei prossimi anni a far crescere, e voglio essere ottimista, di 1 milione di presenze turistiche, avremmo 100 milioni di Pil in provincia in più all’anno, e 2-3.000 occupati in più, che non risolverebbero i problemi della disoccupazione ma darebbero un contributo importante e significativo”.
Landini ha poi a cuore, il problema della sicurezza. “Confesercenti non rinuncia a una provincia sicura. Per questo dobbiamo mantenere alta la voce su questi temi. C’è chi lo considera allarmismo. Per noi non è così. Noi dobbiamo dar voce alle imprese che non possono accettare che la microcriminalità si diffonda e diventi parte integrante del costume della nostra città. È vero che siamo abituati bene, ma vogliamo continuare ad essere un’oasi felice. Non è allarmismo chiedere sicurezza, telecamere, decoro e maggiori controlli. È semplicemente chiedere quello di cui hanno diritto le imprese e le famiglie”.
Sarà quindi un mandato impegnativo per Landini che si troverà a accompagnare l’associazione di categoria anche nel virtuoso percorso di aggregazione della cosiddetta Toscana del Sud, unendo Arezzo con le consorelle di Siena e di Grosseto. “Una soluzione – dice Landini – che appare come una scelta teoricamente necessaria per garantire il ruolo di Confesercenti in questa realtà. Peraltro, come abbiamo visto e vediamo, anche lo Stato si sta organizzando in questa dimensione: acqua, rifiuti, sanità e la stessa Camera di Commercio. Per divenire interlocutori efficaci, in grado di contrastarli se necessario, e spesso lo è, (si veda i rifiuti ma anche l'acqua), occorre che ci sia una rappresentanza di area. A questo proposito, abbiamo già deliberato qualche mese fa di costituire un'associazione denominata Confesercenti Toscana Sud che ha come soci le tre Confesercenti provinciali e come obiettivo realizzare politiche di territorio che superino la dimensione provinciale”. “Per far questo – chiosa Landini - occorre non avere paura del futuro ma saper interpretare i bisogni delle imprese”.


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