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Attualità giovedì 09 febbraio 2017 ore 11:56

Gli azzerati scrivono a Gentiloni

Paolo Gentiloni

Il comitato dei risparmiatori ha inviato una lettera al primo ministro chiedendo un incontro, quello che il suo predecessore Renzi non ha mai accolto



AREZZO — Dopo il nulla di fatto ottenuto con la richiesta d’incontro inviata a novembre al premier Renzi, il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche e Associazione Amici di Banca Etruria scrivono al primo Ministro Gentiloni per sollecitare un incontro. 

Ecco il testo della missiva:

"Stimato Premier Gentiloni,
con la presente, la sottoscritta Silvia Battistelli, Alvise Aguti e Vincenzo Lacroce, rispettivamente portavoce del Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche e presidente dell’Associazione Amici di Banca Etruria, rappresentati, dunque, di migliaia di risparmiatori azzerati da Dlgs. 180/2015 (Decreto Salva-Banche), siamo a sollecitare la richiesta di incontro con Lei, dopo che ci era stato, di fatto, negato dal Suo Predecessore Matteo Renzi. Vorremmo, attraverso questo incontro, portarle la voce e le storie delle migliaia di risparmiatori che hanno visto azzerare i loro risparmi in una notte e portarla a conoscenza diretta delle sofferenze e delle situazioni che tale avvenimento ha creato nelle vite di queste persone.  

Da più di anno cerchiamo di guidare i risparmiatori in quella che reputiamo una lecita attività di protesta che si è mossa di pari passo con incontri presso Istituzioni quali Banca d'Italia, Abi e lo stesso Senato della Repubblica Italiana, nelle quali ci siamo accreditati con professionalità e buonsenso, per cercare di mediare e trovare soluzioni eque, condivise ed omogenee anche per i risparmiatori delle 4 banche. Di fatto, la disomogeneità che ha caratterizzato gli interventi destinati a risolvere le diverse questioni bancarie è diventata sempre più evidente; casi molto simili risolti ogni volta in un modo diverso (Tercas, CRCesena salvata attraverso FITD supplementare, Banche Venete con Atlante ed infine MPS) dove il minimo comune denominatore è stato la salvaguardia degli obbligazionisti privati, cosa che non e avvenuto per gli obbligazionisti delle 4 banche. In attesa di un cortese riscontro, rimaniamo a disposizione per qualsiasi necessità e salutiamo cordialmente" conclude la lettera.


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