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Attualità martedì 06 ottobre 2020 ore 11:48

Ghinelli dà scacco matto, le mosse del sindaco

Il voto rafforza la leadership politica del sindaco dentro il centrodestra. Premiata l’unità della coalizione



AREZZO — A giochi fatti, si analizzano le ragioni del voto. Se nel centrodestra l’euforia prevale anche nel primo giorno da sindaco bis di Ghinelli, nel centrosinistra si curano le ferite di una sconfitta netta. Gli aretini hanno scelto la continuità e il dato contiene due letture, sul piano amministrativo e politico. 

Nel primo caso, la città ha dato mandato a Ghinelli di portare avanti il programma di governo dei primi cinque anni, ma non è certo una delega in bianco perché Arezzo vive una delle fasi più complesse della sua storia, tra una crisi economica ormai “strutturale” e gli effetti del Covid che colpisce settori strategici del tessuto produttivo, a cominciare dalla filiera del turismo e della ricettività. Non basta tornare in Comune con la fascia tricolore e un “bottino” di oltre ventitremila voti. 

Nella sua prima conferenza stampa a Palazzo Cavallo, Ghinelli ha messo in chiaro la priorità dei prossimi mesi di governo: il lavoro. Darsi da fare affinchè gli aretini che hanno perso il lavoro o non riescono trovarlo siano messi in condizione di farlo e si arrivi a “far lavorare tutti, magari un po' meno, ma tutti”. La leva dell’occupazione impegnerà la macchina amministrativa nei settori di competenza: un Comune non può diventare un ufficio di collocamento ma certo un sindaco può creare le condizioni per rendere l’occupazione un’opzione reale e non più… una Chimera. Su questo punto, l’aspettativa è tanta e si misurerà l’efficacia dell’impegno di Ghinelli già nel primo anno di legislatura.

Sul piano politico, il voto di ieri conferma ciò che il primo turno aveva messo in luce. Il centrodestra si è mostrato compatto ed è riuscito a mobilitare capillarmente tutto l’elettorato, portando a Ghinelli il bottino di consensi di fine settembre. A questo si aggiunge l’appeal del neosindaco; un elemento non da poco che da un lato esercita un effetto traino sulla stessa coalizione, dall’altro fa decollare la sua leadership politica. 

Da ieri, Alessandro Ghinelli non è più solo il sindaco di Arezzo ma anche il leader del centrodestra. La composizione in Consiglio comunale rende l’idea della vittoria anche plasticamente: la coalizione ha una ventina di seggi, nove vanno al centrosinistra (compreso il seggio di Ralli), due a Marco Donati, uno ai 5Stelle (Menchetti). 

La Lega è il primo partito del centrodestra, OraGhinelli incollata di mezzo punto e Fratelli d’Italia (reduce da un significativo exploit) a seguire, Forza Italia conquista due seggi nel parlamentino: è lo schema all’interno del quale Ghinelli si muove ben consapevole della sua autorevolezza. 

Il che non significa declinare il “Taci, Taci” ogni due per tre in casa propria, bensì impostare un lavoro condiviso sul programma. Ma da ieri, l’ultima parola, sarà quella del sindaco. E sarà più forte di prima.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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