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Attualità lunedì 24 ottobre 2016 ore 16:48

La residenza ai profughi accende il consiglio

Molte interrogazioni tra cui spiccano quella sulla Ztl e l'amianto in via Malpighi. Polemica per il minuto di silenzio in ricordo di Dario Fo



AREZZO — Dopo un minuto di silenzio in memoria di Dario Fo al quale non hanno partecipato i consiglieri comunali della Lega Nord, Tiziana Casi e Marco Casucci, il consigliere Roberto Bardelli di Forza Italia e i consiglieri Giovanna Carlettini e Domenico Chizoniti di Fratelli d'Italia, la prima interrogazione è stata di Alessandro Caneschi per “capire l'intenzione dell'amministrazione comunale sulle sagre e se la stessa vuole continuare a discriminare questa tradizione rispetto ad altre forme di ristorazione temporanea che anche questa estate si sono tenute. Il presidente della commissione creata ad hoc, Francesco Macrì, nel frattempo si è dimesso”. Marcello Comanducci: “La commissione si riunirà a novembre per un nuovo presidente. Sui menù, ho avuto riscontri positivi da alcuni organizzatori di sagre. Da parte nostra c'è interesse a fare diventare la sagra una manifestazione che punta su prodotto tipico e aggregazione sociale”.

Paolo Lepri ha lamentato che non esiste più il servizio nel sito del Comune per le segnalazioni relative al decoro urbano che faceva riferimento alla mail decorourbano@comune.arezzo.it. “Un tema che ci è caro, a noi del Movimento 5 Stelle come dimostra la nostra recente campagna di sensibilizzazione. Come mai risultano ancora in fase di riorganizzazione gli uffici comunali competenti sul decoro urbano? A chi deve rivolgersi il cittadino, alla PM, all'Ufficio ambiente, se vuole segnalare qualcosa? Quali società sono state incaricate dal Comune per pulire i parchi e che giudizio dare al loro lavoro?”. “Esistono sistemi per le segnalazioni, tra cui un sito che funziona benissimo – ha replicato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – e i parchi sono in buono stato di manutenzione. A proposito di manutenzione, i vari uffici comunali sono stati unificati sotto un'unica direzione”.

Giovanna Carlettini è tornata sulla circolare del ministero dell’Interno del 17 agosto 2016 che obbliga i Comuni a dare la residenza ai profughi dopo tre mesi: “Novanta giorni in un centro di accoglienza diventano il modo per ottenere l’iscrizione anagrafica e tutto quanto ne consegue in termini di servizi da erogare. A livello centrale il sistema dell’accoglienza sta saltando e il governo gioca allo scaricabarile rischiando di mettere in ginocchio i Comuni. Come intende l'amministrazione reagire a questo atto, sia da un punto di vista degli atti amministrativi che dei costi e della sicurezza? Leggo poi che i profughi ospiti di un hotel a Rigutino variano da 3 e 73, a seconda dei documenti”. L'assessore Barbara Magi: “i numeri hanno queste motivazioni: 73 sono le presenze e 3 dei presenti hanno la residenza, dunque soggiornano da più di tre mesi. I Comuni, in effetti, subiscono interventi normativi calati dall'alto. Il tema dei dei tre mesi non lo condividiamo e ci faremo portatori di iniziative per manifestare il nostro dissenso. I controlli: nel Comune di Arezzo, nelle strutture di prima accoglienza, ci sono a oggi 372 ospiti di cui 37 residenti che vengono costantemente monitorati. A questo non ci sottraiamo”.

Paolo Lepri: “in occasione della seduta consiliare del 22 settembre avevamo segnalato l'indebita politica di Nuove Acque rispetto a chi aveva pagato le bollette detraendo la parte relativa alla remunerazione del capitale. Il distacco delle utenze e la gestione delle morosità sono disciplinate da specifiche regolamentazioni. Tuttavia provengono notizie che operatori della società stanno minacciando i cittadini. Chiediamo all'amministrazione se non sia opportuno intervenire sulla società di gestione affinché receda da questo intento”. “Mi premunirò di avanzare – ha replicato l'assessore Marco Sacchetti – una richiesta scritta di chiarimenti al gestore. Dopo di che, a seguito della risposta, valuteremo come agire”.

Francesco Romizi: “il nuovo disciplinare sugli accessi alle due zone a traffico limitato comporta effetti paradossali: per la ZTL B, quella più stringente, c'è in realtà un'ora di transito ulteriore consentita, per la ZTL A si è eliminata la possibilità di transito in deroga per operatori commerciali e artigianali dalle 17 alle 20. E si è detto che sono modifiche condivise quando un'associazione dell'artigianato si è detta contraria a questi correttivi e ha dichiarato di non essere stata coinvolta nella decisione”. Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “le scelte di cambiare le discipline di accesso a entrambe le ZTL seguono queste ratio: per la B, il restringimento degli accessi stessi, visto che adesso è possibile effettuarli solo dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 16 e solo per carico e scarico. Poi si chiude, mentre prima c'erano alcune categorie che potevano entrare 24 ore su 24, come i corrieri. Per la ZTL A, la ratio invece è quella di andare incontro ai residenti e alle loro esigenze. Si tratta di scelte fatte in riunioni dove hanno partecipato le associazioni di categorie con le quali abbiamo raggiunto una mediazione”.

Paolo Lepri è tornato sul problema amianto: “esiste un credito di imposta per i cittadini e le imprese che procedono a bonificare dall'amianto. Considerate l'eventualità di mettere al corrente i cittadini di questa possibilità? Siete a conoscenza dei censimenti sui manufatti fatti da uffici regionali e della situazione aretina? Conoscete i dati sulle eventuali bonifiche fatte e da fare? Pare che anche la copertura di alcuni locali tecnici dell'ospedale sia realizzata con questo materiale cancerogeno”.

Massimo Ricci: “il 25 agosto 2016 è stato depositato un atto di indirizzo respinto poi durante il Consiglio Comunale scorso. Era relativo all'amianto di via Malpighi. Chiediamo ancora una volta l'emissione di un'ordinanza di bonifica per i manufatti colpiti dall'evento atmosferico di luglio dando priorità all'edilizia residenziale pubblica nella strada suddetta”.

“Per quanto riguarda gli edifici Erp – ha rilevato l'assessore Tiziana Nisini – in via Cook sono già stati bonificati, per quelli in via Concino Concini stiamo definendo la progettazione delle opere. Veniamo a via Malpighi: la nostra intenzione è risistemare il tetto e lo faremo. Ma la questione riguarda anche altre parti degli edifici e vogliamo agire in maniera complessiva e stiamo raccogliendo tutta la documentazione per capire l'entità dei finanziamenti necessari. E Arezzo Casa metta la sua parte”.

Alessandro Caneschi: “il bando per la gestione della Casa della Musica è andato deserto. La gara scadeva il 9 settembre 2016. Con successivo provvedimento dell'11 ottobre, veniva affidata la gestione della Casa della Musica presso il palazzo di Fraternita a un soggetto che svolgerà questo compito per 5 anni, prorogabili per 3, a 20.050 euro annui. Vista l'importanza economica e culturale della questione, non potevano essere prorogati i termini del bando? Quest'ultimo peraltro è partito il 17 agosto, in pieno periodo di ferie. Quasi a non volere favorire la partecipazione”. Il sindaco Alessandro Ghinelli: “la scelta della proroga non era più opportuna dopo il 9 settembre perché i tempi tecnici, definiti a livello regionale, non ce lo consentivano. Per arrivare all'individuazione del gestore, abbiamo contattato i soggetti più titolati in ambito musicale in Toscana. Tra questi, la Scuola di Fiesole su cui è poi caduta la scelta”.

Francesco Romizi: “a oggi, non registriamo alcuna iniziativa dedicata nel 2016 a Piero della Francesca, a differenza di quanto fatto da Regione Toscana, Casa Museo Ivan Bruschi, Arezzo Fiere e Congressi. Perché non sono state promosse iniziative dall'amministrazione? È stata persa un'occasione di promozione turistica che lo stesso sindaco aveva definito irripetibile”.

Donato Caporali: “la mancanza di una strategia per Arezzo Multiservizi è evidente. Due membri del cda si sono dimessi anche in vista di una paventata fusione con Atam. Qual è dunque la situazione? Si rischia un amministratore unico della società, figura neanche prevista dallo statuto”.

Francesco Romizi: “è stata bandita gara per un incarico di ricerca sui servizi sociali. Bando destinato a chi può vantare almeno 3 anni di attività di ricerca e relative pubblicazioni. Insomma, si parla di una figura di elevatissima professionalità, peraltro l'amministrazione afferma spesso di volere sostenere i giovani. Poi si legge nel bando che tale attività è a costo zero. Credo sia allora un po' dequalificante parteciparvi. Perché lavorare gratis per la città? Perché sindaco e assessore al sociale non rinunciano alle loro indennità per trovare fondi per finanziare il bando?”.

Paolo Lepri: “il Vasari Rugby, 300 tesserati, non ha campo da gioco per partite e allenamenti. Il campo di via dell'Acropoli è ora affidato a un'altra società. Sul perché di questa situazione è impossibile rispondere. E pare che la questione stia esaurendosi anche a livello consiliare perché dopo 3 mesi dalle precedenti interrogazioni nessuna risposta è stata fornita”. 

Altre due interrogazioni sul tema sono state presentate da Francesco Romizi e Donato Caporali: “l'attuale gestore è peraltro inadempiente e danneggiare il Vasari Rugby non è solo un aspetto agonistico ma danneggia il turismo sportivo”.


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