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Attualità mercoledì 23 novembre 2016 ore 16:03

Le novità del piano triennale dei lavori pubblici

Sono stati respinti gli emendamenti proposti da Pd e da Arezzo in Comune. Gamurrini: "Ecco perché alcuni interventi sono scomparsi dalla lista"



AREZZO — "La variazione al piano triennale delle opere pubbliche è funzionale a rendere coerente il piano stesso con il progetto che l’amministrazione comunale ha presentato a fine agosto nell’ambito del bando ministeriale Riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie”. Così il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha presentato la relativa delibera durante il consiglio comunale di oggi, che è stata poi approvata con 19 voti favorevoli e 7 contrari.

Sono stati perciò inseriti nel piano triennale i seguenti progetti: pista ciclabile al Pionta, riqualificazione area ex mercato ortofrutticolo, riqualificazione, messa in sicurezza e potenziamento dell'illuminazione e della videosorveglianza a Saione e Pescaiola, riqualificazione degli ambienti posti a piano terra del parcheggio Baldaccio, ristrutturazione dell’ex asilo di Pescaiola, della scuola elementare Sante Tani e delle elementari di Pescaiola, messa in sicurezza dei solai alla materna Modesta Rossi e alle elementari Masaccio, adeguamento dell’impianto sportivo di Maccagnolo, i giardini di viale Michelangelo, riqualificazione dei parchi Ducci, Arno e Foro Boario, il raddoppio del sottopasso ferroviario al Baldaccio, la rotatoria di via Fiorentina, la riqualificazione dell’area marginale al sottopasso di viale Don Minzoni, verifica delle strutture e consolidamento delle scuole materne, elementari e medie. 

Spesa complessiva per tutti questi interventi: 25 milioni di euro.

Opere di nuovo inserimento sono gli scavi archeologici in Fortezza alla chiesa di san Donato in Cremona, scalo merci a Indicatore, adeguamento del palazzetto dello sport di San Lorentino, dell'impianto antincendio della biblioteca, il passaggio pedonale protetto dal parcheggio Baldaccio alla Casa dell’energia. 

Il 2017 è previsto come anno di partenza anche per il restauro della cinta muraria a Porta Trento e Trieste e delle Logge Vasari, l’adeguamento della scuola materna di Matrignano, interventi al parco Pertini, opere di urbanizzazione ad Antria e Pescaiola, il primo lotto della ciclopista sull’Arno. Scompaiono dalle previsioni la variante al passaggio a livello di Giovi, il marciapiede di Vitiano e in via Romana, il project financing al Gioco del pallone, la scuola materna a San Giuliano, la sistemazione dell’area ex Cadorna, il secondo stralcio del lotto 3 degli assi ottocenteschi, alcune intersezioni viarie lungo la strada statale 73.

Due gli emendamenti delle opposizioni, illustrati da Donato Caporali e Francesco Romizi. “Il sottopasso di Giovi è troppo importante - ha sottolineato Caporali - specie in situazioni di emergenza. Se si fa un discorso di risorse, rilevo che i le 700.000  necessarie in capo al Comune, altre sono state messe a disposizione dalla Regione, possono essere così reperite: 600.000 euro da un mutuo già esistente e le restanti dalla riduzione degli incarichi professionali. Gravissimo che un'amministrazione eletta con il 25% dei voti effettivi cancelli opere pubbliche negli elenchi triennali oramai da anni a beneficio di altre appena concepite. Al 40% dei cittadini, quelli che vivono nelle frazioni, questo piano se resta così com'è non interessa. Faremo petizioni frazione per frazione sulle opere depennate e ve le consegneremo”.

“Con un colpo di bacchetta magica - ha rilevato Romizi - dal piano triennale delle opere pubbliche la Giunta cancella le frazioni. Oltre che lanciare l’allarme per questo dato politico preoccupante rilevo che Frassineto si vede privata di un suo centro sociale e sportivo. Depennamento giustificato da un nuovo archivio comunale per il quale occorre un immobile da acquistare. Dunque una scelta d'impatto anche economico quando esistono proprietà comunali a disposizione dove collocare questo archivio. Dove sta, inoltre, la strategia? Ci sono opere emblematiche per la loro apparizione e scomparsa a ogni variazione del piano, sintomo di improvvisazione totale. A giugno pensavate di spendere 27 milioni di euro e ora ci sono lavori per 11 milioni. Va bene lo slittamento di alcuni al 2017 a seguito del bando sulle periferie ma mi pare troppo. E altri importanti li state ereditando dalla precedente amministrazione. Infine: qual è lo stato dell'arte di palazzo di Fraternita e perché non sono partiti gli interventi sul Pionta già finanziati?”.

Anche Paolo Lepri ha lamentato la mancanza di attenzione sulle periferie: “inoltre mancano previsioni sulle piste ciclabili, su un sistema alternativo, rispetto all'attuale, della sosta, sul parcheggio della stazione.

Alessandro Caneschi ha difeso gli emendamenti e ricordato che “il passaggio a livello di Giovi non solo è datato ma ha conosciuto l'espletamento di un iter urbanistico che ha comportato dispendio di tempo e risorse. Mi piacerebbe vedere ipotesi alternative quando si eliminano delle specifiche opere, qui invece si fa solo tabula rasa. Auspico che le previsioni di un piano triennale serio si integri con una nuova pianificazione riguardante il piano della sosta, per adesso rimasto sulla carta”.

I due emendamenti sulla previsione del sottopasso a Giovi e del centro sociale e sportivo di Frassineto sono stati respinti. Le scelte della Giunta sono state difese dai consiglieri comunali Giovanni Romanini, che ha rivendicato la necessità di un ambiente nuovo e adeguato in termini di superficie per il futuro archivio comunale, Roberto Bardelli, che ha rivendicato lo sforzo della nuova amministrazione a rimettere in piedi Arezzo dopo i disastri della precedente, ed Egiziano Andreani che ha sostenuto che l'interesse per Frassineto è pure dell'attuale amministrazione che ha in mente progetti alternativi rispetto al precedente. Iacopo Apa ha ricordato che “alcune riflessioni sulle frazioni sono state raccolte da Forza Italia. Le presenteremo al vicesindaco quale elemento di spunto, di completamento e integrazione delle attuali previsioni”.

Nella replica, il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha ricordato che “sul sistema delle ciclopiste ci sono almeno due nuovi progetti: uno per una pista lungo l'Arno con i Comuni del Casentino e un altro sui micro-interventi che completeranno tra Arezzo e Grosseto le piste ciclabili esistenti. Su Giovi non siamo in gradi si trovare risorse per completare questa struttura, risorse che inizialmente erano previste per 150.000 euro e con il tempo sono arrivate a 700.000. I marciapiedi a Vitiano non sono più previsti perché rientrano in un altro bando sulla sicurezza stradale che ci permette di intervenire in varie frazioni, da Olmo a Rigutino a Vitiano. La scuola materna di San Giuliano non c'è più perché l'ampliamento previsto in precedenza non serve. Il parcheggio di Rigutino non è previsto perché non ho trovato traccia dei finanziamenti privati di cui si parlava per la sua realizzazione all'epoca del precedente assessore. Asfalteremo tutto il centro storico di Santa Firmina, a Montione abbiamo asfaltato la strada, tre asfaltature sono in corso a San Leo, sono previste nuove viabilità a Rondine e Quarata e potrei continuare con altri interventi, molti da qualche migliaio di euro e dunque non elencati i questo piano. E stiamo trovando risorse per partire con il piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche”.


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