Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 07:49 METEO:AREZZO11°21°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Smaila tesse le lodi di Massimo D’Alema: «I partiti passano, i personaggi importanti restano»

Politica lunedì 05 ottobre 2020 ore 19:12

Primo atto di Ghinelli: mascherina obbligatoria

Il sindaco domani firma l'ordinanza. In Comune "striglia" Giani e punta la barra di governo sul lavoro



AREZZO — Ricomincia da dove aveva lasciato: la diretta Facebook sull'altalena del Covid ad Arezzo. 

Il primo atto da neoeletto sindaco è un'ordinanza per rendere obbligatorio l'uso della mascherina anche all'aperto. Domani la firma. Oggi è il momento della vittoria e dell'analisi di un voto attraverso il quale gli aretini hanno scelto la continuità. 

Sale a Palazzo Cavallo, Alessandro Ghinelli seguito dal popolo del centrodestra esultante. Sale fino alla Sala Rosa, all'ultimo piano, per commentare un ballottaggio che gli consegna altri cinque anni di governo.

Tra le mani stringe la fascia tricolore con alle spalle le bandiere dei quartieri cittadini della Giostra che raccontano il cuore di Arezzo e spiega l'orgoglio di “riprenderla e tornare a indossarla per i prossimi cinque anni”, ammettendo che l'ipotesi contraria, non l'avrebbe di certo gradita.

“Vinciamo perchè abbiamo la testa, non perchè siamo forti”. E la “testa” Ghinelli la identifica nel progetto per Arezzo che da domani comincerà a prendere forma, mutuato dal programma che gli aretini hanno premiato con il 54,5 per cento dei consensi.

Il microfono fa le bizze, ma viene subito ripristinato e si accende la lucina rossa. Ghinelli non si lascia sfuggire la battuta: “Da domani bisogna provvedere”. Applausi.

Il sindaco che bissa se stesso, spiega da dove arriva la vittoria: viene da lontano, cinque anni fa. Nel primo mandato “ho incontrato oltre diecimila persone; non ho promesso nulla a nessuno ma ho garantito che mi sarei impegnato sui problemi che mi sono stati sottoposti. Alcuni sono riuscito a risolverli, altri no ma ci ho messo la faccia, perchè un sindaco fa così”, spiega Ghinelli pronto a replicare “uno stile” che ha fatto breccia nella popolazione. Un personale appeal che Ghinelli sa di avere e sfoggia con determinazione.

La linea della continuità è il tratto della nuova era Ghinelli e del resto quello che ha caratterizzato anche l'ultimo atto del mandato quando ha riconfermato le nomine in scadenza nelle aziende partecipate. Il sindaco “usa” il concetto di continuità per inviare un messaggio appuntito, quasi come la lancia che colpisce il Buratto, all'indirizzo degli aretini che nel faccia a faccia con Ralli  lo hanno fischiato “quando ho evidenziato l'importanza di un voto che permettesse alla città di andare avanti lungo la direzione di questi anni. Chi ha fischiato ha capito bene il mio messaggio ma non il fatto che io ero lì anche per loro”. 

Il passaggio sul sindaco di tutti è uno dei momenti in cui gli applausi si fanno roboanti e prolungati. Quanto al “Taci, taci, taci” rivolto con un tono a decibel elevatissimi all'indirizzo del competitor Luciano Ralli nell'ormai famoso faccia a faccia, Ghinelli ne spiega la ragione e anche qui il popolo del centrodestra si fa sentire con gli applausi. L'uomo del rispetto delle regole, perfettamente al centro di una "coalizione che ha fatto delle regole una ragione, sostanza e non apparenza".

Il nuovo percorso che da domani si apre sulla città governata da Alessandro Ghinelli è fatto di scelte condivise e orizzonti aperti. Il sindaco chiede al centrodestra di supportarlo, specialmente in un momento ancora pesantemente attraversato al Covid, ma nell'esortazione ci si può leggere anche un messaggio – seppure indiretto – agli interlocutori in Consiglio comunale. Uno su tutti: Marco Donati leader di Scelgo Arezzo. 

Non a caso, la priorità che Ghinelli indica è il lavoro (“trovare lavoro a chi non ce l'ha, magari lavorando un po' meno ma lavorando tutti”, scandisce), la stessa rimarcata da Donati anche nell'incontro di qualche giorno fa con l'allora candidato sindaco di centrodestra.

Quanto a Ralli, il primo cittadino dice di aver atteso a lungo la sua chiamata, ma non ricevendola, ha deciso di prendere l'iniziativa. Un colloquio telefonico all'insegna del fair play durante il quale Ghinelli riferisce di aver auspicato “un'opposizione costruttiva, quella che finora non c'è stata, perchè mettere insieme le idee in un momento così delicato è un bene per tutti”. Mano tesa alla collaborazione.

Ne ha anche per il neogovernatore Eugenio Giani “venuto ad Arezzo senza avvertirmi della sua presenza. Se lo avessi saputo, sarei andato a stringergli la mano e a complimentarmi per la sua elezione. Così non è stato e allora sarò io a chiedergli udienza. Proporrò a Giani una seria rivalutazione degli schemi amministrativi della Toscana, specie sui rifiuti e sanità perchè così non va bene. Spero mi stia a sentire perchè è persona che sa destreggiarsi”. 

Poi un avviso ai naviganti neanche troppo velato: “Giani sa bene che in Toscana ci sono sei capoluoghi di provincia su 9 governati dal centrodestra e se lo deve ricordare”. Dunque Ghinelli denuncia la mancanza in questi anni di un partner regionale rincarando la dose all'indirizzo dell'inquilino di Palazzo Bastogi: “Se Giani è governatore, non può far finta che Arezzo non esista”. Applausi da curva sud.

Un accenno alla squadra di governo ma senza violare il riserbo di un lavoro di tessitura che in queste ore prenderà forma tra gli appunti di lavoro del sindaco: “Ora occorre formare una squadra con l'accordo di tutti. Abbiamo dimostrato di essere una forza di governo unita”.

In prima fila la compagna di Ghinelli alla quale rivolge spesso lo sguardo lanciando un bacio con la mano. Il rito dei ringraziamenti è la “regola” che Ghinelli riafferma nelle relazioni con gli alleati. Tra tutti una menzione speciale per i tre “pretoriani” della sua lista (OraGhinelli 20 25), Sandro Sarri, Lucia Tanti e Simone Chierici. 

Sottolineatura che, a ben guardare, contiene una lettura politica che nei prossimi giorni potrebbe diventare centrale nelle relazioni dentro il centrodestra.

Ghinelli guarda l'orologio, lo aspetta la diretta Facebook con gli aretini. L'ultima battuta riprende il senso del primo atto che domani firmerà sull'uso della mascherina obbligatorio anche di giorno e tiene in sé pure la priorità in agenda: il lavoro. Ghinelli la sintetizza così: “Non si può pensare solo al prosecco. Prima viene il lavoro, poi il prosecco”. Click.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno