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Sport domenica 28 novembre 2021 ore 17:51

Arezzo, anche il voto è un 4 - IL PAGELLONE

Senza cuore e neppure orgoglio. Nessun giocatore che lotta in campo, un solo tiro in porta. Questa è la storia del naufragio di Poggibonsi



AREZZO — Poggibonsi - Arezzo 4 - 0, quinto posto in classifica, dietro a San Donato, Gavorrano, Poggibonsi e Lornano Badesse. Cinque punti in sei partite, 20 gol fatti, 19 subiti, 5 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte e una media punti di 1,63 a partita. E' questo il bilancio dopo 11 giornate di Campionato dell'Arezzo che, durante tutta l'estate, aveva gridato in ogni lingua conosciuta come unico obiettivo: "Vincere il campionato".

La società aveva preso Mariotti come allenatore, sorprendendo tutti. Sì, perché tutti si aspettavano un nome che avesse dimestichezza con le vittorie di un torneo duro e complicato come quello della serie D. La campagna acquisti, fatta di nomi importanti, e l'inizio dell'avventura con vittorie e reti facendo hanno fatto credere che sarebbe stata una passeggiata.

Adesso dopo 11 giornate, sembra invece di rivivere l'incubo dello scorso anno, vedendo una squadra senza anima e cuore, dove alla prima difficoltà cade e mai accenna e rialzarsi: la fotografia del pugile che subisce, colpo su colpo, inerme al tappeto, privo di sensi.

Arezzo all'inferno. La prestazione di tutta la squadra oggi è stata una disfatta totale, non si riesce a vedere un minimo di spiraglio che possa far sperare in un futuro migliore. Adesso siamo agli inferi, ci siamo sprofondati da soli e sarà molto dura trovare il cammino per il paradiso. Nemmeno il cambio dell'allenatore ha dato la scossa mentale, e questo preoccupa ancora di più. Sussi varia il modulo 4-3-3 alla vigilia ed aveva chiesto due-tre settimane per far assimilare la sua idea di calcio.

Guardando la partita odierna Sussi prima del gioco, deve ricostruire una squadra che pensi solo a combattere, anche chiudendosi tutti dietro e buttando la palla in avanti, perché in serie D conta solo combattere e fare punti, tutto il resto sono parole al vento. 

Ci chiediamo come sia possibile che giocatori con esperienza come Aliperta, Foggia, Pinna, Biondi subiscano passivamente senza nessun tipo di reazione. Dovevano essere loro a trascinare la squadra in una galoppata trionfale e invece siamo allo sprofondo.

La società annuncia che domani si torna subito al lavoro, niente riposo, Sussi nel dopo gara dice "alla base c'è la grinta e determinazione per arrivare primi sulla palla, senza queste caratteristiche sarà durissima, ci vuole una scossa per affrontare questo Campionato". 

Da dove può arrivare questa scossa? Con tutta la buona volontà non riusciamo ad immaginarlo. La testa dei giocatori deve essere resettata e ricostruita, chi ha firmato per giocare ad Arezzo sapeva bene la pressione che avrebbe trovato, quindi non sono ammesse scusanti da parte di nessuno.

Il commento alla partita si può riassumere così: Arezzo che subisce quattro reti, dove in nessuna l'avversario trova opposizione da parte di un giocatore amaranto. Un solo tiro in porta in 90' di gioco, non abbiamo contato tre passaggi di fila senza un errore, reparti totalmente scollegati tra loro.

Aliperta: oggi con la fascia da capitano, totalmente assente e pensare che la sua esperienza doveva fare la differenza per vincere il Campionato. Non costruisce e non fa filtro. Mentalmente dovrebbe trascinare i compagni, invece subisce quanto un giovane all'esordio. Voto 4, non pervenuto.

Sicurella: Mister Sussi lo rimanda in campo con la maglia da titolare, ma la fiducia non viene ripagata. Sbaglia di tutto in mezzo al campo: passaggi, coperture, niente di niente. Voto 4, senza appello.

Colombo: in passato è stato decisivo, come e Rieti, oggi invece ha confezionato da solo la rete del 2-0, producento un'uscita che non riusciamo a comprendere. Voto 4, come le reti incassate.

Muzzi: anche per lui una maglia da titolare, nelle partite di inizio Campionato aveva fatto ben sperare, nelle ultime sembra aver smarrito totalmente la strada. La partita di oggi conferma la brutta prestazione di domenica scorsa. Mai in gioco, mai incisivo, non riesce a saltare l'uomo. Voto 4, pallottola spuntata.

Biondi: si prende il voto per tutta la difesa e non può essere che quello assegnato ai compagni. Da lui pretendiamo che trasmetta ai compagni l'appartenenza ai colori, alla maglia. Voto 4, cercasi Aretinità.

Mercato: nessuno pronunci questa parola: non può e non deve essere un'alibi. Chi verrà non potrà essere il salvatore della Patria. Qui si cambia rotta solo se tutti iniziano a metterci cuore, impegno e determinazione.

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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Mister Andrea Sussi dopo la sconfitta a Poggibonsi
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