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Elezioni 2020 martedì 15 settembre 2020 ore 08:30

​Sereni: “Ecco come rilanciare l'economia"

Il candidato al Consiglio comunale nella lista Pd spiega come riprogettare la città del futuro e dare nuovo slancio al Made in Arezzo



AREZZO — E' la passione per la città e il territorio ad alimentare l'impegno politico nella lista del Pd al Consiglio comunale. Lo dichiara subito e in maniera netta Andrea Sereni, imprenditore con una lunga esperienza alla guida di istituzioni importanti quali la Camera di Commercio, cui si aggiunge la vicepresidenza di Unioncamere Toscana, la presidenza di Arezzo Fiere e di Cna solo per citarne alcune.

Capire l'economia e da che parte orientare risorse e progettualità per sostenere la crescita delle aziende che, al di là del prodotto sul mercato, producono lavoro e benessere per la comunità, è il suo esercizio quotidiano. Ora Sereni intende metterlo al servizio della città in questo delicato snodo elettorale.

Quanto pesa l'effetto Covid sull'economia aretina? E' il tema con cui tutti si misurano, a maggior ragione chi si appresta o ambisce a ruoli istituzionali. “Ha pesato e continua a pesare moltissimo perchè ha impattato su una realtà economica già pesantemente provata dalle precedenti crisi. Sono preoccupato per le ripercussioni nei prossimi mesi perchè il nostro è un territorio vocato all'export e capire cosa succederà nel resto del mondo con la pandemia è complicato”. 

E' adesso che bisogna reagire e rimboccarsi le maniche, specie ai piani alti delle istituzioni: ne è convinto Sereni quando dice che serve una “amministrazione comunale che ponga al centro il lavoro, svolgendo fino in fondo il ruolo di facilitatore. Come? Attraendo investimenti e creando condizioni favorevoli che convincano le imprese ad aprire qui nuove attività proprio per la vitalità del territorio e dunque le opportunità di business. Noi abbiamo una marcia in più: l'altissima qualità e professionalità delle maestranze aretine”. Non solo: sull'ecobonus occorre “attivare in Comune un ufficio che si occupi di sveltire le pratiche e dare assistenza a imprese e privati che hanno bisogno di risposte chiare e veloci”.

Il turismo è una delle leve strategiche che un Comune può azionare creando sinergie, favorendo condizioni che stimolino l'imprenditoria. “Non tutto di ciò che è stato fatto è da buttare e come presidente della Camera di Commercio penso di aver dimostrato la centralità del settore turistico-ricettivo per la città e il suo territorio. Ora occorre implementare azioni finalizzate a coinvolgere le periferie e le frazioni che Ralli definisce paesi, e le vallate della provincia. Al tempo stesso, però, devo segnalare una scarsa attenzione al settore orafo che necessita di un rilancio, dopo anni di crisi”.

Sereni immagina una città che tiene tutto insieme, che non viaggia a compartimenti stagni, ma cresce in maniera armonica valorizzando tutte le sue componenti. Cita dati Istat significativi: “Arezzo è una città che sta invecchiando e dobbiamo ripensare le politiche nell'ottica di una città che sia smart per i giovani ma anche slow per le persone più mature. Su quasi centomila abitanti, 25mila superano i 65 anni: è strategico programmare una serie di azioni e servizi, tra questi i negozi di prossimità”. 

Fiera Antiquaria, altro capitolo importante dell'Arezzo dei prossimi cinque anni. Sereni propone “una maggiore cura e un maggiore coinvolgimento degli operatori ripristinando il tavolo tecnico che l'amministrazione Ghinelli ha eliminato, perchè è quello il luogo del confronto e delle idee”.

Dall'Europa si attendono oltre duecento miliardi per la ripresa: un'occasione unica anche per Arezzo. “Buona parte delle risorse destinate all'Italia sono collegate alla progettualità. E' fondamentale progettare dal punto di vista strutturale, economico e urbanistico finalizzando molto su innovazione, digitalizzazione ed eco-sostenibilità”. 

Nel ragionamento sulla città dei prossimi anni, Sereni indica scuola e sanità tra le priorità. L'esperienza del Covid ha insegnato quanto “sia fondamentale l'accesso e l'utilizzo da parte di studenti e imprese della fibra per lo smart working e la didattica a distanza. Occorre attivare più sinergie con il mondo universitario, anche perchè Arezzo è fanalino di coda nella classifica delle città che progettano start up aziendali". 

Del candidato sindaco del centrosinistra Luciano Ralli apprezza “l'onestà, la competenza e lo sguardo sulla città che non può essere solo a cinque anni, bensì deve spaziare in un'ottica di crescita per i prossimi trent'anni. Tutto questo nel suo Piano per Arezzo, c'è”. 


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