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Cultura sabato 18 marzo 2017 ore 08:00

Strada del Vino premiata dal Touring club italiano

La premiazione avrà luogo, questa mattina, nella splendida cornice de "Il Borro". Ferragamo: "Siamo felici ed onorati di accogliere la premiazione"



AREZZO — Il prossimo 18 Marzo 2017 l'Associazione Strada del Vino Terre di Arezzo riceverà il premio ideato dal Corpo Consolare Toscano del Touring Club Italiano, premio giunto quest’anno alla XVII edizione. Il riconoscimento, in collaborazione con gli assessorati regionali all'Agricoltura e al Turismo e alle Attività Produttive, viene assegnato a realtà artistiche, ambientali, culturali e sociali della Toscana che si sono distinte per merito.

“Il TCI promuove da sempre un turismo integrato – afferma Vezio Manneschi, Console TCI per la Provincia di Arezzo – e la Strada del Vino, con i suoi percorsi enogastronomici e culturali, è di fondamentale importanza per uno sviluppo turistico rispettoso dell'ambiente e dell'identità locale. Il Premio Touring, con i suoi appuntamenti e momenti d'incontro sul territorio, intende contribuire alla scoperta e valorizzazione della cultura dell’agroalimentare di una terra dal cuore antico che sa rinnovarsi nel segno della qualità. Il turismo è uno stato dell’anima: è fondamentale far star bene la gente”.

“Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – dichiara Saverio Luzzi, Presidente della Strada - perché questo è un premio che, attraverso la nostra associazione, spetta a tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, a partire dalle aziende vitivinicole della nostra terra: il vino è un prodotto di un territorio unico che ha nell’alta vocazione vitivinicola una delle sue eccellenze. E’ una curiosa coincidenza che la Strada del Vino compia 17 anni e che il premio sia giunto quest’anno alla diciassettesima edizione. Prima avevamo realtà scollegate sul territorio, adesso c’è strategia, una figura globale. Stiamo lavorando per un marchio unico per il futuro ed è un gran merito oggi per il grande lavoro del passato, un percorso importante di crescita intrapreso anche in sinergia con AIS e Ass. Cuochi”.

La cerimonia – alla presenza delle autorità della Regione e dei Comuni e dei responsabili di Touring Club e Strada del Vino – avrà luogo nella splendida cornice de Il Borro che, con il suo fascino e la sua storia, con il suo progetto di conservazione, rivalutazione e promozione di luogo storico non potrà che dare maggior valore a questa importante giornata. “Siamo molto felici ed onorati – dice Salvatore Ferragamo, titolare de Il Borro - di accogliere la premiazione. Sono 19 anni che sono al Borro: viaggio in tutto il mondo ma mi rendo conto di vivere nel paese più bello del mondo. Contribuire a rendere partecipe e far grande della ricchezza e bellezza di questo territorio mi rende orgoglioso. Siamo uno dei soci fondatori che, grazie al grande supporto delle Amministrazioni locali, si è sempre impegnato ed ha creduto nella possibilità di realizzare questo ambizioso progetto, rivolto alla valorizzazione di un territorio meraviglioso, anche se allora poco conosciuto, e quindi degno di entrare a far parte dei grandi itinerari di Toscana cari al cuore del turismo internazionale”.

“E’ con soddisfazione – chiude Roberto Vasai, Presidente della Provincia di Arezzo - che voglio ringraziare il TCI per il riconoscimento. Dalla nascita di Strada del Vino, fortemente voluta dall’Amministrazione provinciale e dal sottoscritto, all’epoca Assessore all’Agricoltura, nuovi protagonisti si sono affacciati nel panorama produttivo provinciale ed altre realtà aziendali già esistenti hanno trovato il modo di consolidarsi e sviluppare la loro capacità produttiva, soprattutto in riferimento alla qualità delle loro produzioni. La Strada è un meccanismo di qualità, un lavoro di squadra che ci ha dato credibilità. E’ stata un’intuizione che ha dato modo di risollevare le sorti del mondo del vino e della ristorazione in senso più ampio. La qualità del vino è importante e veicola l’accoglienza di un territorio. La viticoltura aretina è uscita dallo storico isolamento che la vedeva relegata al ruolo di Cenerentola della viticoltura toscana o comunque subordinata ad un ruolo di comprimaria di altre e più rinomate aree produttive regionali, ed ha assunto un ruolo di protagonista indiscutibile nello scenario nazionale ed internazionale”. 


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