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Attualità sabato 30 settembre 2017 ore 14:32

"Sei Toscana, aumento di stipendi indegno"

Lo affermano il consigliere regionale di FdI Donzelli con alcuni amministratori comunali di Grosseto e Orbetello: "Ennesimo schiaffo ai cittadini"



FIRENZE — L'11 settembre scorso l'assemblea dei soci del consorzio Sei Toscana ha dato il via libera a un considerevole aumento dei compensi dei membri del consiglio di amministrazione della società (vedi qui sotto l'articolo collegato). La notizia ha fatto scalpore visto che pochi mesi fa Sei Toscana è stata commissariata alla luce dell'inchiesta della procura di Firenze sulla maxi-gara di appalto da tre miliardi e mezzo di euro bandita a suo tempo dall'Ato rifiuto sud, risultata pesantemente pilotata.

Sulla vicenda sono intervenuti con una nota congiunta il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Giovanni Donzelli e gli assessori del Comune di Grosseto Fabrizio Rossi e Simona Petrucci, il capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio comunale di Grosseto Bruno Ceccherini e l'assessore all'ambiente del Comune di Orbetello Luca Minucci.

"L'aumento dei compensi per i consiglieri di amministrazione di Sei Toscana è una decisione indegna, l'ennesimo schiaffo ai cittadini su cui già gravano le pesanti conseguenze di una gestione fallimentare che ha portato al commissariamento di Sei Toscana e alle inchieste giudiziarie in corso - si legge nella nota -Se proprio i consiglieri espressi dai soci si vogliono aumentare lo stipendio chiedano i soldi alle cooperative rosse e a Banca Etruria che hanno contribuito a creare un sistema che negli anni ha arricchito i soliti noti a danno della collettività".

"Questo aumento è ancora più assurdo se si considera che il consiglio di amministrazione, con il commissariamento, è svuotato di molte delle sue funzioni - sottolineano gli esponenti di Fratelli d'Italia - speravamo che in questa situazione ci sarebbe stata almeno la dignità di evitare le manovre già protagoniste della peggiore politica che ha portato al disastro attuale. Dopo aver denunciato il cupo sistema di scatole cinesi che ha caratterizzato la gestione dei rifiuti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, continueremo a batterci per la trasparenza chiedendo una gestione pubblica limpida ed efficiente - concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia - coloro i quali hanno causato la pesante situazione attuale abbiano almeno il buonsenso di farsi da parte e favorire il ritorno alla normalità".


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