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Attualità martedì 24 novembre 2020 ore 19:35

​Ghinelli pensa alla città senza sigarette

Il sindaco studia il modello Milano: ecco le zone no smoke



AREZZO — Mascherina sotto il mento, sigaretta in bocca. I fumatori “resistono” alla zona rossa (e se ne infischiano del contagio) ma potrebbero avere i giorni contati.
Il sindaco Alessandro Ghinelli sta studiando il “modello Milano” che tira fuori dal cassetto dei progetti nella diretta Facebook sull’aggiornamento del contagio: anche oggi freno a mano tirato, in città e in provincia.
L’occasione è la domanda di un aretino e Ghinelli ne approfitta per condividere ciò che ha in mente e proporrà al Consiglio comunale: “Milano si è resa indenne dal fumo nei seguenti luoghi: le fermate dei mezzi pubblici, i parchi, i cimiteri, le strutture sportive nel raggio di dieci metri da altre persone. La novità è stata introdotta con una delibera che per entrare in vigore deve essere approvata dall’assemblea consiliare. Studieremo questa iniziativa e la porterò in Consiglio”.
Arezzo città “libera” dalle sigarette o almeno nella maggiorparte delle zone ad alta concentrazione di persone, è dunque l’orizzonte cui guarda il sindaco e non solo nell’emergenza sanitaria dettata dal Covid e dal ‘no agli assembramenti’, bensì come pratica civile – oltrechè salutare - da adottare stabilmente. Ghinelli lo dice da “ex fumatore, ho smesso ormai trent’anni fa”.
L’altra notizia dell’aggiornamento social, riguarda la disponibilità di tre professionisti aretini a fornire gratuitamente supporto psicologico alle persone provate dall’isolamento domiciliare o dal periodo di lockdown.
Psicoterapeuti al servizio degli aretini e contattabili attraverso numeri di telefono: sono Elisa Marcheselli (388 6522077), Roberta Rachini (329 4131912) e Alessio Pieri (328 827499).
Oggi hanno “debuttato” i 40 dipendenti comunali scesi in campo, anzi al telefono, volontariamente per supportare la Asl nel contattare gli aretini e fissare le modalità esecutive dei tamponi di controllo: 129 le telefonate eseguite.
Ultima domanda per il sindaco: un aretino chiede se, nonostante la zona rossa, sia possibile raggiungere un parrucchiere fuori comune per un taglio, il colore o la piega.
Ghinelli sorride e dice che è la domanda più ricorrente. Rivela che il suo coiffeur preferito è a Firenze e in questo momento ammette di aver “ripiegato” su un collega di Arezzo. Il consiglio: meglio aspettare che la zona rossa diventi arancione. 

Anche se la chioma rischia di crescere ancora. 

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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