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Attualità martedì 23 dicembre 2014 ore 10:30

La Provincia sforerà il patto di stabilità 2014

Un annuncio che ha dominato il tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa del Presidente dell'Ente Roberto Vasai



AREZZO — “Si tratta di un annuncio che non esito a definire doloroso, perché in questi anni abbiamo lavorato e direi anche combattuto perché questo non accadesse, ma che si è reso necessario con l'attuale situazione delle Province in rapporto con gli altri enti sovraordinati -, ha esordito Vasai -  I conti, d'altronde, si fanno con i numeri che ci dicono che in questi anni i trasferimenti statali sono stati cancellati, le entrate proprie sono diminuite e le varie manovre finanziarie hanno imposto tagli e limitazioni. Nonostante questo, se non avessimo avuto in carico la gestione dei cantieri di opere regionali per 80 milioni di euro dei quali la Provincia nel 2008, quando la situazione era completamente diversa, si è fatta carico non ci troveremmo in questa situazione. Dico chiaramente, però, che aver portato avanti i cantieri e concluso molte opere pagando regolarmente le aziende è per me motivo di vanto, e non certo di rammarico. Resta il fatto che dei 30 milioni di spese in conto capitale di quest'anno il 56,74% riguardano cantieri regionali e il 17,55% opere di difesa del suolo in gran parte finanziate dalla Regione”. 

Lo sforamento del patto si aggirerà, come ha spiegato il ragioniere capo dell'Ente Roberta Gallorini, attorno ai 30 milioni di euro: “Si sfora il patto perché la Provincia di Arezzo rispetta la Direttiva comunitaria inerente i tempi di pagamento, anche nei molti cantieri regionali di grande valore finanziario. Lo Stato - prosegue Gallorini -  oltre a non aver predisposto strumenti adeguati per mitigare il Patto a differenza del 2013, con le sue manovre finanziarie ha inoltre ridotto le entrate tributarie delle Province in misura proporzionalmente superiore a quelle dei Comuni, incidendo negativamente sul Patto di Stabilità, appesantendo anche gli obiettivi iniziali delle Amministrazioni provinciali. La Regione Toscana, infine, non ha accordato spazi in termini di patto di stabilità verticale tradizionale, nonostante la richiesta da noi avanzata fin da febbraio di quest'anno visto che gran parte dei nostri investimenti sono, come già detto dal Presidente, dovuti a cantieri regionali”. 


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