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Elezioni 2020 mercoledì 12 agosto 2020 ore 16:35

Lega vara la lista e traccia la rotta per Ghinelli

Il segretario Casi guida i candidati. “Presidi fissi anti-degrado a Saione, Campo Marte e Pionta. Sì ai mercatini, ora investire su turismo culturale"



AREZZO — Trentadue candidati selezionati tra “sostenitori militanti” e “sostenitori”. Sono le due regole del lessico elettorale leghista, le direttrici lungo le quali mettere in pista la “squadra” per Palazzo Cavallo. Il “capitano” della pattuglia è Alessandro Casi, giovane segretario comunale della Lega che di mestiere fa l'ingegnere civile e si divide tra un cantiere, una riunione di partito e un gazebo tra la gente. Perfetto stile salviniano.

Consigliere comunale uscente , Casi guida il partito aretino da tre anni e con Egiziano Andreani, capogruppo in consiglio comunale, porta avanti i temi cari all'elettorato leghista. A cominciare dalla sicurezza. Casi ci insisterà molto in campagna elettorale ma sopratutto a Palazzo Cavallo se eletto, e ha già pronta una “richiesta” per Ghinelli in caso di riconferma a sindaco: un presidio permanente di Polizia Municipale, in sinergia con le forze dell'ordine, nel triangolo del degrado aretino: Saione, Campo di Marte e Parco del Pionta. Segno evidente delle necessità di una maggiore incisività dell'azione del Comune, nel recinto delle competenze amministrative.,

“E' stato iniziato un percorso ma occorre incrementare la percezione di sicurezza dei cittadini. E' altrettanto vero che cinque anni fa la situazione del quartiere era disastrosa; senza contare la politica del governo nazionale che agevola l'arrivo di immigrati clandestini. Per tutelare la nostra gente nei quartieri occorre calendarizzare in maniera costante eventi e iniziative che rivitalizzino la vita delle comunità. Se lasciamo certe zone abbandonate, la malavita prende il sopravvento. I controlli delle forze dell'ordine ci sono ma bisogna fare di più contro il degrado. Non a caso apriamo la nostra campagna elettorale proprio da Campo di Marte”, sottolinea Casi. In altre parole: un segnale politico chiaro.

Altro tema centrale per il segretario comunale leghista è la ripresa economica. “Un Comune non può intervenire più di tanto sul versante economico ma può adoperarsi ad esempio per valorizzare ancora di più la Fiera antiquaria anche attraverso percorsi guidati e incentivare il turismo culturale. Vanno benissimo i mercatini di Natale che hanno fatto conoscere Arezzo ma gradualmente occorre concentrare l'attenzione su un turismo culturale, di qualità, legato ai nostri tesori artistici”.

E i rapporti con il sindaco Ghinelli come sono stati in questi cinque anni? Casi è chiaro: “Ottimi. Abbiamo fatto una valutazione sul mandato prima di confermare il sostegno al candidato sindaco del centrodestra perchè crediamo nel percorso di continuità”.

La lista della Lega ne rispecchia l'identità popolare. Oltre ad Alessandro Casi, ci sono in ordine di lista, Monica Manneschi (uno dei Rettori della Fraternita dei Laici) che corre anche per le regionali, Egiziano Andreani, capogruppo uscente e il consigliere uscente Luigina Bidini. Sono almeno quattro i consiglieri destinati a entrare a Palazzo Cavallo anche se la Lega si attende la conquista di nuovi seggi se a vincere sarà Ghinelli e se il partito drenerà consensi preziosi.

Tra i candidati-militanti ci sono Rossano Innocenti, Bruno Belli e lo “storico” Giuseppe Binetti. Corrono anche Gianfranco Vecchi, Carla Borri, Leandro Valli (operatore della Fiera antiquaria), Luigi Del Mecio, noto commerciante del centro storico. Tra i sostenitori-candidati anche il giornalista sportivo Fabrizio Ferrari e la new entry Andrea Salvadori, direttore di un noto fast food. 

Le regole leghiste non prevedono corsie preferenziali per alcuni candidati; tutti sullo stesso piano ai nastri di partenza “poi chi è più bravo prenderà più voti. Questa è la Lega”, spiega fiero Alessandro Casi ben consapevole che la regola vale, in primis, per lui.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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