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Politica giovedì 01 ottobre 2020 ore 10:38

​Ballottaggio, Ralli va in “concerto” con Giani

Gran finale domani in piazza Sant'Agostino con il governatore toscano e il comico Hendel. Turismo: il candidato sindaco vuole il Museo dell'Oro



AREZZO — Quarantotto ore e poi calerà il sipario – e il silenzio elettorale – sui giorni del ballottaggio. Nel quartier generale di Luciano Ralli si lavora pancia a terra per mobilitare tutto lo schieramento al voto seguendo la logica dell’unità e del ricompattamento delle varie anime di una sinistra ancora in cerca di un’identità condivisa e riconosciuta. 

Così i candidati “alternativi” a Ralli una settimana fa, oggi sono “portavoce” della necessità di sostenere il candidato sindaco del centrosinistra nella “battaglia finale” contro Alessandro Ghinelli: Bottai, Farsetti e Facchinetti ne hanno già indicato l’urgenza, come pure Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana (Circolo territoriale di Arezzo Guido Pasquetti). La parola d’ordine per recuperare i cinquemila voti (e i dodici punti percentuali che separano Ralli da Ghinelli, è una sola: “si può fare” e da questo punto di vista, dietro le quinte del palcoscenico della campagna elettorale, si fa notare come la rimonta sia una condizione realistica e non solo un auspicio.

Da parte sua, Ralli non perde occasione (e tempo) per rilanciare i temi al centro del suo Piano per Arezzo. In questi giorni ha attraversato la città, spesso al fianco del governatore toscano che ha lasciato sul tavolo di Palazzo Bastogi le insegne del ruolo istituzionale che ha assunto una settimana fa, per concedersi ancora qualche ora da politico di coalizione e dunque, supporter di Ralli. C’è un motivo: non è solo questione di rimontare il divario tra i due candidati, per il centrosinistra strappare la vittoria ad Arezzo rappresenta una svolta strategica per rilanciare un progetto di politica condivisa attorno a temi cruciali della quotidianità. Finora il cammino è stato in ordine sparso.

Ralli punta la barra sul turismo, altro capitolo fondamentale per la città e il suo futuro, specie dopo gli effetti Covid. Snocciola numeri: “Due milioni e mezzo: questo il numero di turisti a Bergamo. Arezzo può vantarsi di averne 500mila mila scarsi? Ritengo che Arezzo abbia le carte in regole per puntare al milione annuo entro il 2022 di visitatori culturali e commerciali”. Questo l’assunto. Come fare? La ricetta di Ralli prevede “da un lato progetti che sappiano valorizzare tre elementi vincenti per la nostra città, cioè Piero della Francesca, l’oro e la storia industriale aretina. Dall’altro lato, bisogna finalmente mettere in sinergia tutte le forze della cultura locale, anche a prescindere dalla finalizzazione turistica”. 

Ralli ha in mente "un vero assessorato alla cultura, il grande assente nella Giunta Ghinelli, “occupato” dallo stesso sindaco. L’offerta culturale forma lo spirito delle comunità. Arezzo, in collaborazione con Sansepolcro e la Regione Toscana, può diventare il centro di riferimento internazionale per gli studi di Piero Della Francesca. Polo per i grandi musei internazionali per consentire che ogni biennio un'opera di Piero rientri nella nostra città, perché si costruisca una mostra multimediale permanente sulle grandi opere che oggi giacciono in Italia o nei grandi Musei del mondo".

Altra proposta: "Riprendere l'idea dei percorsi di Piero Della Francesca come era stato fatto con le "Terre di Piero”. La tradizione dei maestri orafi aretina, secondo Ralli deve trasformare Arezzo nella città “dove si prende ispirazione dai grandi gioielli custoditi nei Musei e li si mostra incentivando il turismo proprio per le relazioni con le grandi Istituzioni culturali di cui si è parlato. Eppoi le accademie e i luoghi di formazione specializzata, partire dalle università, devono diventare “luoghi di elaborazione e creatività”. Ralli propone il Museo dell’Oro e una mostra permanente della storia industriale di Arezzo. Penso, tra le imprese di grande ingegno, a UnoAErre, Sacfem, Lebole, Bastanzetti.

Fin qui la cronaca delle idee e dei programmi per la città. Domani sera gran finale in piazza Sant’Agostino, l’agorà dove la sinistra prova a ritrovare l’unità, per ora nella battaglia contro la corsa di Ghinelli verso Palazzo Cavallo. 

Il “menù” segue i riti consolidati: musica e parole accompagneranno l’ultimo appello al voto di Ralli. Sul palco con lui per il “concerto” di chiusura l’inossidabile governatore toscano Eugenio Giani e il comico Paolo Hendel. Performance sulle note dell’Orchestra Multietnica Aretina con il cantautore aretino Matteo Croce. Auspici e scongiuri compresi in scaletta.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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