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Politica sabato 04 aprile 2020 ore 11:21

Ralli, "Rimettiamo in moto la macchina Arezzo"

Il capogruppo Pd e Francesco Romizi presentano un atto di indirizzo al Consiglio comunale con cinque proposte propedeutiche al rilancio economico



AREZZO — Il Coronavirus ha bloccato l'economia cittadina. Questo è un dato di fatto. Finita la fase d'emergenza ci sarà da ripartire ed in alcuni casi addirittura da ricostruire.  La pandemia su scala mondiale rallenta, se non addirittura blocca, determinati settori. Ragion per cui molte imprese aretine stanno pensando ad una riconversione delle attività. Le incognite sono tante e le prospettive, per il momento, poche. La politica dovrà intervenire in maniera importante e decisa per superare quella che, con tutta probabilità, sarà la crisi economica più grande dal dopoguerra ad oggi.

Il capogruppo e candidato sindaco Pd Luciano Ralli, unitamente al capogruppo di "Arezzo in Comune", Francesco Romizi, presentano un atto di indirizzo che verrà discusso in Consiglio comunale il prossimo 14 aprile.

I due esponenti politici presentano cinque proposte:

1) sospendere immediatamente i pagamenti di tasse e imposte comunali;
2) "spalmare" quanto dovuto in più rate per un tempo adeguato;
3) richiedere a Nuove Acque ed Estra, di adottare lo stesso comportamento;
4) discutere con Camera di Commercio, categorie economiche e sistema bancario la possibilità di uno stop al pagamento dei mutui, con un intervento di sostegno di natura pubblica perlomeno per la quota interessi;
5) promuovere la riconversione produttiva delle aziende tessili disponibili per produrre mascherine: le nostre aziende hanno capacità e professionalità, ma è necessario un protocollo di produzione e validazione da parte di Usl e Regione.

"Arezzo si prepara ad affrontare una crisi economica e sociale probabilmente senza precedenti negli ultimi decenni - commenta Ralli. Il doveroso e necessario blocco di gran parte delle attività sta determinando (e rischia di farlo ancora di più in futuro) la contrazione se non l'assenza di reddito d'impresa e professionale. Ricordo poi che il ricorso agli ammortizzatori sociali riesce a dare risposta solo ad una piccola parte delle platea interessata".

Arezzo si deve stringere: istituzioni, categorie, sindacati, ordini professionali, terzo settore e imprese sociali.

"Le proposte formulate in questi giorni - conclude Ralli - devono essere immediatamente discusse e valutate e il Consiglio comunale è chiamato a creare le condizioni, anche partendo dai decreti governativi affinché l'economia aretina subisca i minori danni possibili e si creino le condizioni perché a fine emergenza si sia pronti a rimettere in moto un nuovo modello della "macchina" economica di Arezzo. 

Riteniamo che il Consiglio comunale sia il perno ineludibile di una strategia condivisa, lasciando ovviamente a sindaco e Giunta le loro competenza e le loro responsabilità. Con Romizi ci auguriamo che questa valutazione sia condivisa da tutti i gruppi consiliari senza eccezione alcuna".


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