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Cronaca mercoledì 11 maggio 2016 ore 11:45

Truffa Banca Etruria, Consob valuta sanzioni

La Commissione nazionale per la società e la borsa sta effettuando alcune verifiche sul collocamento dei titoli. Vegas: "Non escludiamo sanzioni"



MILANO — "In questa vicenda il problema vero sta nel collocamento dei titoli, non nei prospetti informativi - ha detto il presidente della Consob Giuseppe Vegas - Abbiamo messo in campo diverse iniziative per farvi fronte". 

Vegas ha dichiarato anche di non essere preoccupato di eventuali contestazioni mosse dagli inquirenti proprio alla Consob in veste di organo di sorveglianza. "Abbiamo fatto sempre il nostro dovere - ha ribadito il presidente - E abbiamo sempre offerto la massima collaborazione alle procure".

I pm che stanno indagando sull'ipotesi di truffa ai danni dei risparmiatori di Banca Etruria ritengono che sia stata organizzata dall'istituto una vera e propria cabina di regia da cui partivano direttive precise affinchè i dipendenti sollecitassero i clienti a investire nelle obbligazioni ad alto rischio poi azzerate dal decreto salva-banche del governo. La stessa cabina di regia avrebbe disposto che venissero coinvolti anche i correntisti che, secondo i questionari della banca, non avevano le caratteristiche di cultura e conoscenza del mercato azionario sufficienti ad autorizzare operazioni del genere con piena coscienza dei rischi. In altri casi invece titoli pericolosi sarebberro stati presentati alla clientela come titoli analoghi a quelli emessi dallo Stato italiano.

Sulle ultime dichiarazioni di Giuseppe Vegas è intervenuta Codacons.

"Il presidente Consob arriva anni luce in ritardo e sembra voler chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati - si legge in un comunicato dell'associazione di consumatori - La Consob avrebbe fatto bene ad agire molto tempo fa, accogliendo le diffide da noi presentate a partire dal 2013 nelle quali si paventavano già i possibili rischi per gli obbligazionisti delle quattro banche".

"Parlare ora di multe legate al collocamento di titoli appare tardivo e di certo poco utile - conclude nella nota il presidente Carlo Rienzi - considerando che se gli enti preposti, ossia Bankitalia e Consob, avessero agito per tempo, i risparmiatori delle quattro banche molto probabilmente oggi sarebbero salvi e non avrebbero visto azzerati tutti i propri risparmi”.

Le quattro banche in questione sono Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara.


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