L'uomo è stato rinviato a giudizio per 4 dei 12 episodi di cui è accusato: per otto episodi il gup Piergiorgio Ponticelli ha stabilito il non luogo a procedere. Il bidello attualmente è sospeso dal lavoro.
Il caso è scoppiato nel 2012, quando gli psicologi ravvisarono possibili casi di abuso analizzando i disegni di alcuni bambini iscritti all'asilo. Le indagini risalirono al bidello, che finì per alcuni mesi ai domiciliari. Le parti civili hanno chiesto trecentomila euro a testa: duecentomila per i bambini e centomila per il genitore che li rappresenta. Il bidello ha sempre respinto ogni accusa.