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Ad Arezzo turismo al palo, ma viaggi alle Canarie

Il titolare della Viaggi Monsoglio fa il punto. Vacanze pasquali al bando in una Italia tutta chiusa ma con la possibilità di andare alle Canarie

Vacanze pasquali. Il tam tam sulla stampa come sui social non si arresta, compresa l'amara ironia per una decisione del Governo non propriamente ben vista da molti. Infatti, mentre l'Italia trascorrerà la Pasqua e la Pasquetta tutta in zona rossa, quindi con attività chiuse e spostamenti al lumicino, viene invece permesso di andare in vacanza all'estero. In particolare alle Canarie.

Su questo argomento abbiamo sentito il titolare della Viaggi Monsoglio, che ha sede nel quartiere della Marchionna, ad Arezzo. "Il primo volo per le Canarie è partito il 27 marzo da Milano Malpensa e si prevede che ne partano altri nei prossimi giorni, a cadenza settimanale, con il pacchetto vacanza classico. Pur essendo noi in zona rossa i clienti hanno la possibilità di andare in aeroporto per partire e in questo caso lo spostamento è giustificato" spiega Patrizio.

"Al momento io non ho avuto prenotazioni però ho informazioni a riguardo, anche perché ho sponsorizzato questa possibilità sui nostro canali social. E' una tipologia di vacanza cosiddetta Covid Free in quando prevede di effettuare il tampone alla partenza e un altro prima del rientro. Ma con un provvedimento del Ministro Speranza è stata stabilita pure una quarantena al ritorno, sulla quale mi pare non ci sia univocità, perché può essere fiduciaria" prosegue.

E fin qui tutto chiaro, ma come la mettiamo per coloro che non possono vedere parenti che stanno a pochi chilometri o comunque in Italia? E tutto il settore ricettivo anche locale costretto invece a rimanere a bocca asciutta?
"Per chi ad esempio ha i nipoti in Umbria e magari non li può incontrare neppure a Pasqua o di fronte alle obiezioni degli albergatori, o per noi stessi che facciamo anche incoming, quindi portiamo gente ad Arezzo, è comprensibilissima la protesta, l'alzata di scudi".