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​Agriturismo giù, ma si riparte dalla campagna

Arezzo Fiere e Agri@tour fanno il punto con 450 aziende: il Covid colpisce duro ma le richieste non si fermano. Toscana tra le mete top

Il Covid “azzera” le prenotazioni ma la campagna è al top e da qui si riparte. Cresce infatti la quota di persone che scelgono di trasferirsi nelle zone lontane dalle città e dagli insediamenti urbani. Toscana e provincia autonoma di Bolzano sono in testa al gradimento degli italiani. 

Della serie: l’agriturismo non si ferma e a darne conferma diretta è stata la giornata di confronto promossa da Arezzo Fiere e Congressi, patron di AgrieTour. 

Il quadro complessivo sui cui ha impattato in maniera violenta la pandemia, è stato delineato dall’analisi di Rete Rurale Nazionale, condotta su un ampio campione italiano per verificare le effettive conseguenze del Covid sull’agriturismo nel 2020. Rispetto al 2019 il 91% delle imprese ha dichiarato di aver avuto cancellazioni. La metà delle aziende intervistate ha registrato una diminuzione della vendita dei prodotti, ma anche una forte riduzione delle richieste dei servizi offerti (per il 68%). 

Tuttavia sarebbe cresciuta la domanda di prodotti (+22%) e di prenotazioni (+30%) da parte di nuovi turisti italiani, entro il raggio di 150 chilometri. Crescita anche per acquisti di prodotti (+18%) e di prenotazioni (+21%) da parte di turisti fidelizzati che già conoscevano l’agriturismo. Interessante il dato sulla reazione degli imprenditori: il 56% delle aziende ha predisposto già entro la primavera nuovi servizi rispetto al passato. 

Una giornata di confronto in diretta streaming alla quale hanno partecipato oltre 450 aziende agrituristiche e che ha permesso di mettere in “rete” spunti per rilanciare “al 2021 la possibilità di continuare l’attività che da 19 anni AgrieTour svolge per il settore, ovvero formazione, ma anche incontro tra domanda e offerta”, commenta Sandra Bianchi, amministratore unico di Arezzo Fiere. 

Secondo l’Istat nel 2019 si è registrata una crescita maggiore di aziende agrituristiche nel Centro Italia (+8,7%) e il 72 per cento dei turismi ha scelto le strutture del Centro e del Nord-est e, in particolare, di Toscana (23%) e della provincia autonoma di Bolzano (16%).