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Alga, l’invaso non è a utilizzo di Nuove Acque

Nuove Acque precisa che l'invaso non è utilizzato per l’approvvigionamento idrico, pertanto, non sussiste alcun pericolo per la clientela

In merito alla notizia relativa alla presenza del batterio denominato Anabaena Circinalis nelle acque della diga di Levane, Nuove Acque rassicura di fruitori facendo sapere che l’invaso attaccato dall’alga non è di loro gestione.

Dai primi rilevamenti è stato subito ipotizzato che il fenomeno non potrebbe essere ricondotto alle cosiddette fioriture algali, abbastanza frequenti nei corsi d'acqua in caso di scarsa ossigenazione delle acque e i laboratori di Arpat hanno immediatamente riscontrato la presenza di un’abbondante quantità di Anabena Circinalis, cianobatterio potenzialmente produttore di anatossina, PSP e microcistina.

Il responsabile del settore tecnico del dipartimento di Arezzo ha disposto accertamenti anche sulla vicina diga della Penna, per verificarne lo stato. Sono dunque attualmente previsti ulteriori monitoraggi e in corso di approfondimento le analisi sul materiale già prelevato, anche per la determinazione del tasso di tossicità