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​Antiquaria natalizia, Ghinelli ci spera

Dopo il calo dei contagi in città il sindaco è possibilista. Screening di massa per gli aretini: venerdì la decisione con la Asl

Fiera Antiquaria natalizia, sì o no? E’ la domanda per il sindaco Alessandro Ghinelli girata via social da un aretino nel consueto “bollettino Covid” social. Tasto delicato per il primo cittadino, pronto a difendere la kermesse aretina dagli strali dei vari Dpcm in arrivo da Roma.
La zona rossa ha tagliato la testa al toro e perfino lui ha dovuto alzare le mani, ma adesso i numeri del contagio su Arezzo seguono un passo diverso con un netto rallentamento. Ghinelli vorrebbe ma saranno Conte e Speranza a dire l’ultima parola osservando la curva del virus in città.
Insomma, se i banchi degli antiquari torneranno ad animare il centro storico pur con le dovute misure anti-Covid si saprà solo il 3 dicembre, quando un nuovo decreto nazionale dirà se Arezzo resta o no nella zona rossa. “Tuttavia i nostri uffici stanno lavorando come se la fiera si facesse” assicura Ghinelli che auspica un cenno da Roma, magari in via informale, qualche giorno prima del 3 dicembre in modo da arrivare pronti al weekend del 5 dicembre e rivitalizzare l’economia cittadina in forte affanno.
Tra i temi affrontati, c’è anche lo screening di massa per gli aretini; una delle tre proposte portate al tavolo del confronto con la Asl insieme alla tasck force dei dipendenti comunali già al lavoro per supportare l’azienda nell’operazione tampini e gli screening sierologici per i ragazzi dai 3 ai 14 anni.
Su quest’ultimo punto, il sindaco ammette “un piccolo ritardo nel varo del portale, dovuto al fatto che il nostro team di legali sta verificando il protocollo sull’aspetto della privacy, fondamentale quando sono coinvolti i minori”.
Per lo screening di massa, invece, Ghinelli conta di “chiudere il cerchio venerdì nella riunione con la Asl; da parte nostra sappiamo già come e dove farlo”.
Ultimo tema: il servizio di guardia medica notturna. Il primo cittadino annuncia il dietrofront della Regione anche se “manca l’ufficialità” e rivendica il risultato come “una vittoria di tutti i sindaci che come me si sono battuti affinchè il servizio ai cittadini fosse mantenuto”.