Attualità

La Polizia Locale festeggia 170 anni di storia

Sobria cerimonia questa mattina davanti all'ingresso del San Donato, fiori deposti davanti al monumento per le vittime del Covid-19

La Polizia Locale di Arezzo ha festeggiato questa mattina il 170° anniversario dalla sua fondazione. Era il 26 marzo del 1851, quando il Granduca Pietro Leopoldo II di Toscana avviò formalmente l'arruolamento dei primi predecessori degli agenti che oggi, ogni giorno, percorrono le strade aretine e svolgono una gran quantità di servizi di controllo e supporto alla vita della cittadinanza. Nel corso di oltre un secolo e mezzo la società è cambiata tantissimo. Il corpo della Polizia Locale ha via via adeguato i propri impegni, cambiando anche appellativo, da Guardie Comunali a Vigili Urbani, poi Polizia Municipale fino al nome definitivo in uso ancora oggi di Polizia Locale.

La celebrazione, estremamente sobria visto il momento storico, è andata in scena nel piazzale antistante l'ingresso principale dell'ospedale San Donato. Esattamente davanti al monumento inaugurato pochi giorni fa, in ricordo delle vittime del Covid-19. Una scelta dettata dalla precisa volontà di omaggiare i tanti caduti anche aretini di questa terribile pandemia, che ha costretto proprio gli agenti della Polizia Locale ad un surplus di lavoro, originato non solo dai controlli su spostamenti e rispetto delle regole di distanziamento sociale, ma anche dalle verifiche sul rispetto delle quarantene dei contagiati, come anche dai servizi relativi ai tamponi drive through.

Nel corso del suo intervento di saluto, il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha voluto ringraziare l'intero corpo di Polizia Locale, ricordando anche come gli stessi cittadini hanno cambiato la loro percezione del lavoro e del ruolo degli agenti, prima visti come guardie pronte a reprimere e sanzionare, oggi molto più vicini e utili alla vita di ogni giorno anche per pratiche, permessi e consigli.

“La mia direzione del corpo è purtroppo coincisa con la pandemia, che ha portato a modificare i servizi e le modalità di intervento dei nostri agenti – ha commentato il comandate Aldo Poponcini – con l'occasione della ricorrenza del 26 marzo abbiamo voluto estendere un abbraccio virtuale verso tutte quelle famiglie che hanno dovuto fare i conti con la scomparsa di un loro caro, ma anche verso tutto il personale sanitario che sta giornalmente combattendo per superare prima possibile questa emergenza”.