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Acqua benedetta dal pozzo della Pieve

Aspersi i fedeli della Messa delle 17, ripristinata l'antica tradizione, risalente a prima ancora che la splendida basilica fosse costruita

Oggi è la festa di San Donato, Patrono della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. Giorno di tradizioni e di attaccamento al territorio, alla città ed ai suoi usi e costumi. È proprio per questo che Don Alvaro Bardelli, parroco della Pieve di Santa Maria, ha scelto proprio il 7 agosto per ripristinare un'usanza antica, molto più della splendida basilica in cui si svolge.

Nella navata sinistra della Pieve di Santa Maria c'è un pozzo. È incassato all'interno di una profonda nicchia con un arco. Tutti l'hanno vista, in pochi sanno che sotto la grata della sua pavimentazione c'è, appunto, un pozzo. Scavato in profondità nella roccia, arriva ad una vena d'acqua pura. È fino dai tempi della fondazione della città, che gli aretini attingevano a questa fonte, poi diventata quella da cui veniva presa l'acqua da benedire per i battesimi. Ne serviva molta, perché avvenivano per immersione.

Don Alvaro Bardelli ha deciso di ripristinare questo gesto tradizionale, proprio il giorno di San Donato, prima della messa delle 17. La fonte è stata nuovamente benedetta e purificata con il sale, poi una mezzina è stata calata fino a riempirsi d'acqua, versata quindi nell'aspersorio. Con quello, passando in mezzo ai fedeli mentre iniziava la celebrazione, l'amato parroco Aretino ha impartito benedizioni a tutti i fedeli presenti.

Un'antica tradizione ripristinata, all'interno della più bella fra tutte le chiese aretine, proprio nel giorno che celebre l'aretinitá festeggiando il Santo Patrono Donato, il cui busto reliquiario è conservato proprio all'interno della cripta della Pieve di Santa Maria. Un ennesimo gesto di attaccamento alla città da parte di Don Alvaro Bardelli.