Addetti delle pulizie i sciopero. La manifestazione, a carattere nazionale, ha trovato d'accordo le principali sigle sindacali che, questa mattina, si sono date appuntamento davanti alle Prefetture per far sentire la loro voce. Una protesta civile e non partecipata, il linea con le disposizioni in materia anti-contagio, quella che si è svolta ad Arezzo.
Solo i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, si sono presentati davanti al capo di gabinetto del Prefetto che ha ascoltato le loro richieste e preso atto delle problematiche che i lavoratori del settore vivono.
Nell'era Covid le cooperative delle pulizie stanno andando a due velocità. C'è chi lavora nel privato, come ristoranti, negozi o aziende che mancanza di commesse è costretto ad attivare la cassa integrazione per gli addetti e c'è, invece, chi si trova a fare "gli straordinari" come le cooperative che fanno servizi di pulizia negli ospedali.
In entrambi i casi si tratta di lavoratori che chiedono da oltre 7 anni il rinnovo del contratto di lavoro, con un adeguamento sostanziale della retribuzione. La paga base, afferma Rossano Branchi di Uiltrasporti, è poco più di 7 euro lorde per ogni ora di lavoro.