Cronaca

Ai domiciliari falso finanziere col tatuaggio

Il giudice ha convalidato l'arresto di un 43enne beccato dai carabinieri in via Romana. L'ipotesi è che usasse la divisa per raggirare i cittadini

Il giudice del Tribunale di Arezzo, Roberto Nicastro, ha convalidato questa mattina l'arresto, stabilendo la misura dei domiciliari, nei confronti di un 43enne finito sabato nella rete dei carabinieri di Arezzo in un'articolata operazione in via Romana.

L'uomo, infatti, indossava una divisa della Guardia di Finanza ma aveva nel volto un vistoso tatuaggio. Un dettaglio che ha subito insospettito i militari, impegnati in un servizio di controllo che è finito con l'arresto del 43enne per "possesso di segni distintivi contraffatti, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e ricettazione".

L'uomo è stato notato mentre scendeva da un'auto, insieme ad un altro uomo ed una donna, ed entrava in un appartamento. I carabinieri hanno fatto irruzione e nel corso delle perquisizioni sono stati rivenuti una pistola scacciacani a salve modello Beretta 92, completa di caricatore estraibile, con canna ostruita e sprovvista del tappo rosso occlusivo, venti fascette di plastica per cablaggio di colore verde, un rotolo di nastro adesivo da imballo color grigio, un rotolo di nastro segnaletico bianco/rosso, un paio di guanti in lattice antiscivolo ed una patente falsa.

I tre sono, quindi, stati portati in caserma per l'identificazione ed è stato accertato che erano noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. In particolare, il 43enne con la falsa divisa della Guardia di Finanza, è risultato anche essere sottoposto a "sorveglianza speciale" con obbligo di soggiorno per 3 anni in un Comune della Campania.

L’uniforme "tarocca" della Guardia di Finanza, il documento di guida e il materiale trovato nell'abitazione sono stati sequestrati. Questa mattina, poi, la convalida dell'arresto per l'uomo.

Il sospetto dell'Arma è che tutto il materiale rinvenuto fosse stato utilizzato dall'uomo per raggirare ignari cittadini facendosi credere un finanziere.