Attualità

Al Museo una Chimera “tattile” per i non vedenti

Importante service del Rotary Arezzo all’Archeologico. Tra impegno sociale e promozione della cultura a 360 gradi

Chimera tattile per i non vedenti

Una Chimera che permette un’esperienza tattile. Si proprio così. Un manufatto che consente ai non vedenti di approfondire la conoscenza di questa straordinaria opera simbolo degli Etruschi ad Arezzo ed anche fuori dai confini locali.

Entrando ancora più nel dettaglio si tratta di una Chimera in vetroresina di grandezza pari all’originale, che si trova a Firenze, realizzata in stampa tridimensionale dall’ingegner Massimo Gallorini.

È stata donata al Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate dal Rotary Club di Arezzo. Un service importante, ha sottolineato il presidente Franco Lelli, e che lega il valore sociale alla cultura.

Infatti, la Chimera non sarà utile solo a coloro che non hanno la vista, ma potrà essere un’esperienza affascinante anche per i bambini e per tutti coloro che desidererebbero anche toccare un’opera d’arte, senza il rischio di danneggiarla. 

Presenti alla donazione anche i rappresentanti dell’Associazione Ciechi italiani e Ipovedenti, Associazione Arezzo Autismo, Associazione Poti Pictutes, il sindaco Ghinelli e ovviamente il direttore del Museo Maria Gatto che ha accolto con entusiasmo e soddisfazione questa iniziativa.