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Monitoraggio movida, ecco la fotografia di Arezzo

Mesi di lavoro degli operatori di strada della DOG che, in collaborazione con il Comune, hanno studiato e mappato il "divertimento" dei giovani

L'associazione DOG negli ultimi mesi ha vissuto per strada per monitorare la movida ed i gruppi di giovani aretini. Il tutto all'interno di un progetto in collaborazione con l'assessorato alle Politiche Giovanili del comune di Arezzo. Non si è però trattato solo di effettuare una mappatura, obiettivo principale dell'attività è stato anche quello di fornire supporto e aiuto ai giovani.

I risultati di questo lavoro finiranno sui tavoli dell'Amministrazione comunale affinché vengano elaborati piani, strategie ma anche disposizioni che siano di supporto al mondo giovanile.  

Da questa indagine è emerso che Arezzo nonostante alcuni episodi "esagerati",  concentrati soprattutto a cavallo del lockdown, è una città tranquilla.

 “Alla fine dei conti, se si eccettua un particolare gruppetto di una ventina di persone che spesso fa confusione in piazza Sant'Agostino – ci ha spiegato Roberto Norelli dell'associazione DOG – il resto di Arezzo è abbastanza tranquillo rispetto a tante altre realtà, con problemi che vengono fuori quasi esclusivamente da episodi isolati”.

E' chiaro come il disagio giovanile e l'uso e abuso di alcool non possono lasciare immacolati gli esercenti: “Capita spesso, purtroppo, che qualche bar o locale di altra tipologia serva 'da bere' agli adolescenti – continua Roberto Norelli. Un fatto molto grave. Come se non bastasse abbiamo riscontrato che vengono vendute anche bottiglie di vetro, che possono poi diventare vere e proprie armi”. 

I volontari dell'associazione DOG vigilano, vedono, ma soprattutto incontrano i ragazzi e li aiutano. Un alcool test prima di mettersi al volante, una mascherina per chi non ce l'ha, una spruzzata di gel igienizzante sulle mani ma soprattutto il contatto diretto e umano, questo è quanto fanno gli operatori in "maglia verde". 

I ragazzi conoscono, riconoscono e rispettano "quelli della DOG". E l'attività è apprezzata anche dagli stessi ragazzi. La dimostrazione migliore è quella che, mentre parliamo con loro e con l'assessore Scapecchi in Piazza Sant'Agostino, un gruppo di giovani si avvicina per salutarli e ringraziarli. 

Non è casuale l'incontro di ieri sera, mentre erano in corso le cene propiziatorie dei Quartieri della Giostra del Saracino. Chiaramente i numeri ridotti e le limitazioni conseguenti alla pandemia hanno aiutato a vivere una "Settimana del Quartierista" molto più tranquilla dell'ordinario, ma la consapevolezza e maturità delle quattro "piazze calde" della città è crescita molto negli ultimi anni . Nel tempo i volontari della DOG hanno visto calare gli episodi di ubriachezza molesta e di violenza legati al periodo pre-Saracino.

In piazza Sant'Agostino c'era anche l'assessore Federico Scapecchi, che attraverso il suo assessorato aveva dato il via, mesi fa, a questo lavoro di monitoraggio e mappatura del divertimento giovanile. L'attività condotta dagli operatori della DOG è terminata ieri sera proprio con le cene propiziatorie.  

"E' stato un lavoro molto importante che l'Amministrazione ha voluto realizzare e che porterà, nei prossimi mesi, allo studio di un piano di lavoro che permetta di affrontare le criticità, per fortuna poche, riscontrate nel corso della mappatura" - afferma soddisfatto l'assessore Scapecchi.