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"Ambulanti preoccupati per la Bolkestein"

Incontro tra il parlamentare Donati e Confesercenti. Gori: Chiesta l’esclusione degli ambulanti dalla normativa o la proroga delle concessioni al 2020

Anva Confesercenti Arezzo ha incontrato l’onorevole Marco Donati sul tema della direttiva Bolkestein. Un tema che preoccupa la categoria degli ambulanti e per il quale l’Anva Confesercenti di Arezzo ha voluto confrontarsi chiedendo che Donati prenda a cuore la problematica e si faccia promotore con il governo affinché gli ambulanti siano messi al riparo dalla normativa. 

“Abbiamo ritenuto opportuno manifestare all’onorevole Donati - spiega Andrea Ruzzu presidente dell’Anva Confesercenti di Arezzo - la preoccupazione della categoria che teme di perdere i diritti acquisiti e gli investimenti fatti con la futura applicazione della normativa comunitaria denominata Bolkestein”. 

“In particolare - continua Ruzzu - abbiamo chiesto di impegnare il governo italiano di verificare se in sede nazionale o europea siano stati sfruttati tutti gli strumenti possibili per escludere gli ambulanti dalla normativa Bolkestein e altrimenti di percorrerli urgentemente con le azioni e le misure legislative necessarie”. “In subordine – puntualizza Ruzzu - laddove ciò non fosse possibile abbiamo chiesto a Donati di impegnarsi affinchè sia previsto un regime ulteriore di proroga delle concessioni in essere al 2020, rinviando così la pubblicazione dei bandi per il rilascio delle concessioni di fiere e mercati in tutta Italia”. 

“Vogliamo tutelare - continua Lucio Gori, responsabile di Anva Confesercenti - in modo chiaro ed inequivocabile chi del mestiere di ambulante ne fa il proprio lavoro e la propria fonte di sostentamento, alzandosi ogni giorno all’alba e con qualunque condizione atmosferica. Auspichiamo quindi che fino in fondo si possano creare le condizioni per superare la Bolkestein ed apprezziamo l’impegno a trovare strumenti legislativi adeguati come ci è stato confermato dall’onorevole Donati”. 

“Sul territorio – conclude Gori - siamo inoltre preoccupati che qualora si arrivi alla pubblicazione dei bandi da parte dei singoli comuni, emerga un’applicazione non omogenea tra comune e comune della direttiva, in modo da garantire, in maniera equa e senza discriminazioni, il lavoro di famiglie e imprese. Gli uffici comunali ad oggi in molti casi, ci sembrano non siano organizzati per avviare e per espletare l’enorme mole di lavoro burocratico che dovrà necessariamente essere svolto. Anche per questo crediamo che ci siano necessari interventi legislativi urgenti”.