Attualità

Angiolo Agnolucci si unisce all'appello di Ralli

Angiolo Agnolucci: ”Mi rivolgo ai colleghi, alle Istituzioni e ai pazienti. Non lasciamo che la sanità sia esercitata solo ai piani burocratici”

“Ho letto con rammarico la discussione tra Luciano Ralli e il Direttore Desideri. Quanto sottolineato da Luciano è visibile a tutti gli operatori sanitari che giornalmente cercano di svolgere al meglio i propri compiti, nell’interesse del cittadino, e che si trovano invece di fronte a ostacoli di tipo burocratico-amministrativo”.

Con queste parole, pubblicate sul profiloFacebook, Angiolo Agnolucci, dirigente medico dell’endoscopia digestiva interventistica, si unisce all'appello lanciato nei giorni scorsi da Luciano Ralli in difesa della sanità aretina.

“Infatti, – prosegue il post di Agnolucci – è quanto mai cristallino il progressivo scollamento tra l’amministrazione e le esigenze epidemiologico-sanitarie della nostra popolazione con progressivo allontanamento delle figure dirigenziali dalle problematiche locali. Luciano Ralli è un professionista serio e stimato dai colleghi e dai pazienti e per di più un amministratore capace. Il suo intervento sulle carenze del servizio sanitario dimostra semmai, a differenza di quanto sostenuto dal Direttore Desideri, un attaccamento alla propria professione e la volontà di fare luce su tematiche importanti per il futuro dell’azienda e della sanità. Credo infatti che i progressi non si ottengano attraverso l’insabbiamento del dibattito, bensì attraverso la sua apertura.

Per questo la città non può e non deve lasciare solo Luciano Ralli nella denuncia delle carenze e nella proposta di miglioramenti nell’assistenza al paziente, che deve rappresentare sempre il fine ultimo del servizio pubblico. Mi rivolgo ai colleghi, alle Istituzioni, ai professionisti, ai pazienti e alla città tutta. Non lasciamo che la sanità sia esercitata solo ai piani burocratici”.

“La gestione della sanità – conclude il dirigente Asl – deve essere pensata dai professionisti e non solo dagli amministratori. Chiedo un’ampia diffusione per aprire un dibattito serio”.

Di seguito pubblichiamo il post completo: