Attualità

Aperture di protesta, Fipe-Confcommercio dice no

Per Aldo Cursano contravvenire alle disposizioni di legge significherebbe mettere ancor più in difficoltà le aziende che sarebbero esposte a sanzioni

Aldo Cursano, presidente Fipe Toscana

Questi sono i giorni del nuovo Dpcm. Il governo è al lavoro per "colorare" di nuovo l'Italia. Dalle indiscrezioni filtrate si paventano restrizioni ancor più marcate, con i locali che sarebbero costretti a chiudere ogni tipo di attività, quindi anche asporto e consegna a domicilio, alle 18.

Il mondo del commercio è in subbuglio. Tra le manifestazioni pensate c'è pure quella che vede alcune attività contravvenire alle regole. Insomma, se in tempi normali le attività restavano chiuse per manifestare un certo disagio, adesso stanno aperte per protesta.

Tutto ciò non piace a Fipe-Confcommercio, che censura l'iniziativa e dichiara di non aderire a questo tipo di protesta che va contro le disposizioni di legge.

"Confcommercio e Fipe non aderiscono a questa iniziativa perché contravvenire alla legge, per quanto sia ingiusta e sbagliata, aprendo gli esercizi quando le misure del Governo ne impongono la chiusura, significherebbe mettere ancora più in difficoltà le nostre imprese, con sanzioni pecuniarie e chiusura dell’attività fino a 30 giorni - dichiara Aldo Cursano, presidente regionale Fipe-Confcommercio . Siamo e saremo sempre al fianco degli imprenditori del settore, prendendo tutte le iniziative possibili, anche le più forti (come abbiamo già fatto con la manifestazione nazionale del 28 ottobre e lo sciopero fiscale), ma senza creare loro ulteriori danni e conseguenze negative”.