Politica

Servizi educativi, il Pd "basta bugie"

Attacco al vetriolo di Mattesini e Vaccari al vicesindaco Tanti. Critiche sulle assunzioni e sulla riorganizzazione con la Fondazione

"L’assunzione di nuovo personale scolastico annunciato come rivoluzionario è solo un atto dovuto, destinato a coprire vuoti di organico per pensionamenti. E a proposito delle sue accuse alle Giunte di centrosinistra di 'aver tramortito le scuole per l’infanzia' diciamo che quando si governa servirebbero quantomeno rispetto e memoria e qui siamo di fronte all’assenza di entrambe". 

E' dura la presa di posizione del Pd locale, nello specifico dei consiglieri Donella Mattesini e Valentina Vaccari, contro il vicesindaco e assessore Lucia Tanti che, nei giorni scorsi, ha annunciato l'assunzione a tempo indeterminato, da parte del Comune, di 7 educatori per Nidi e Materne.

I dem proseguono "ricordiamo pertanto alla vicesindaco che nel 2006, al ritorno del centrosinistra al governo della città, la lista di attesa per i nidi comprendeva oltre 600 bambini e che nell’arco del primo anno furono aperti due nuovi nidi e fu strutturato il 'Servizio educativo integrato'. Tale scelta fondata su un percorso di qualità dei servizi, coinvolgeva la FISM, la cooperazione, i privati, permise di abbattere drasticamente e in breve tempo le liste di attesa, garantendo ad ogni bambino/a il diritto al nidi e materne. Quel sistema integrato, primo in Italia, di cui l’Assessora finge di dimenticarsi, è stato di riferimento anche per il Governo che nel 2017 con la L. 65, ha istituito con le stesse modalità il 'sistema educativo integrato'”.

Quindi, da parte del Partito democratico l'affondo "altro che smantellamento. Lo smantellamento o meglio 'la privatizzazione dei servizi educativi' avverrà con la preannunciata Fondazione, che come stabilisce il Codice Civile è un 'soggetto privato'. La Fondazione avrà infatti un suo Consiglio di Amministrazione, un suo Presidente e il Consiglio Comunale (cioè i cittadini e quindi anche i genitori) non avranno più nessun ruolo. Smetta l’assessore di prendersi i meriti che non ha per la qualità dei servizi per l’infanzia. La qualità che Arezzo ha avuto per decenni e che l’ha resa punto di riferimento per molti Comuni italiani ed alcuni Paesi Europei ed extraeuropei, era fondata sul progetto educativo (oggi smantellato) e sulla qualità del personale costantemente formato ed aggiornato (cosa che oggi non avviene più e di cui gli stessi insegnanti si lamentano). Di tutto questo non c’è più traccia. E si vede".