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"Attenti ai banchini per le firme sul referendum"

Angelo Rossi mette in guardia: "Ennesimo inganno ai danni dei cittadini per ottenere rimborsi pubblici”

"Come volevasi dimostrare, stanno fiorendo i banchi in vista del referendum costituzionale del prossimo autunno. Non c’è alcuna differenza fra Sì e No, in questo caso. Sono certo che con i mesi la moltiplicazione dei tavoli sarà esponenziale. Ma c’è un trucco: dietro ogni tavolo c’è un comitato promotore, qualunque sia la scelta che perora. E qui sta l’inganno.

Il referendum, proprio per la sua natura, è infatti già indetto. Il referendum costituzionale giunge al termine di una procedura di revisione puntualmente disciplinata dall’articolo 138 della Costituzione. E scatta in automatico senza la raccolta delle firme! O meglio, le firme dei cittadini non sarebbero necessarie ma diventano necessarissime ai comitati promotori, dunque ai partiti che vi stanno dietro, per ottenere i rimborsi elettorali.

Dunque, la creazione di tali comitati non è finalizzata a raggiungere un numero specifico di sottoscrittori (inutile in questo caso) per indire un referendum (già fissato). Non è per consentire ai cittadini di esercitare un diritto. È per incassare l’ennesimo assegno e ottenere ulteriori quattrini. Pubblici. Scommetto che dopo l’autografo neanche vi dicono grazie. Cittadini: fate come volete ma almeno siate al corrente di questo".