Cronaca

"Bar dello spaccio", la Polizia tira giù il bandone

Il Questore sospende l'attività per 30 giorni a causa delle "cattive" frequentazioni del locale ed il mancato rispetto delle norme anticontagio

Era il bar che "serviva" stupefacenti al tavolo in pieno lockdown. Poco più di un anno fa il blitz da parte della Polizia. Poi due decreti di sospensione dell'attività e ieri il Questore di Arezzo ha disposto una nuova chiusura del bar del Villaggio Dante.

Il nuovo provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, che si inserisce nel complessivo sistema preventivo attuato dalla Polizia di Stato e volto a presidiare costantemente il territorio urbano nell’ottica di precludere ogni spazio alle condotte illegali, è stato adottato a seguito di ennesimi controlli che hanno consentito di accertare la continua frequentazione abituale del bar da parte di soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia e perseveranti violazioni delle norme adottate al fine di contrastare il diffondersi del Covid.

L’ordine del Questore di sospensione dell’attività trova la sua motivazione pertanto nell’esigenza di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, privando persone gravate da precedenti di polizia e ritenute di conseguenza pericolose, di un luogo abituale di aggregazione, nonché nella necessità di eliminare una minaccia alla salute pubblica e all’integrità fisica degli avventori, a causa delle persistenti violazioni delle regole poste a tutela delle stesse.