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"Aretini basta barriere, costruiamo il nuovo"

Questo l'appello dell'Arcivescovo Fontana per la Pasqua: una buona occasione per riprendere uno stile di partecipazione diverso

Oggi si celebra la Santa Pasqua, simbolo di rinascita, di ripartenza nella tradizione cristiana. E già dallo scorso anno ha un valore decisamente particolare, vista la pandemia che ha travolto tutte le nostre esistenze. 

Nel 2020 l'abbiamo trascorsa in lockdown. Il Covid aveva appena fatto irruzione nelle nostre vite stravolgendole. Quest'anno il contagio continua a pressare, con malati e vittime, e saremo in zona rossa. Spostamenti al lumicino e con molte limitazioni. Mentre il contagio continua a galoppare, colpa anche delle varianti che nel frattempo hanno peggiorato la situazione, e la campagna vaccinale è appesa a dosi che arrivano, ma sono ancora troppo poche.

L'auspicio è di uscire quanto prima da questo flagello, che ha pesanti conseguenze anche dal punto di vista economico e sociale. Da qui anche l'augurio dell'Arcivescovo Riccardo Fontana per gli aretini, un popolo che lui ama particolarmente come questa terra. Della cui Chiesa è al vertice ormai da tempo. 

"Basta con le barriere, cerchiamo di costruite il nuovo. La Cattedrale di Arezzo è un ottimo esempio di questo concetto: sta in centro, sul colle, la gente si ponga il quesito: io dove sono? Fa parte del carattere aretino avere idee chiare, questa Pasqua è un'occasione buona per riprendere uno stile di partecipazione diverso, nuovo".

Il presbitero spera infatti in un ritorno ad una maggiore condivisione nella vita pubblica, ad una vera e propria cittadinanza attiva. Il Covid nostro malgrado, costringendoci all'isolamento, ci ha insegnato che da soli non si va da nessuna parte. Che quindi questa lezione sia veramente un monito, per tutti.