La Dad, insomma la tanto famigerata didattica a distanza, non è la panacea di tutti i mali. Anzi, la scuola in presenza è essenziale, gli alunni hanno bisogno di stare in aula con gli insegnanti e i propri compagni, nonostante il distanziamento e le mascherine.
E mentre per gli studenti delle Medie e delle Superiori si prospettano altri mesi davanti al computer, con tutte le difficoltà che implica questa modalità, per qualcuno lo sdoganamento della scuola nelle connessioni on line è stata una "mano santa".
Lo raccontano i genitori di un bimbo di dieci anni, risultato positivo al Covid, come babbo e mamma, ma fortunatamente asintomatico. Però prima di guarire, il ragazzino ha dovuto trascorrere più di due settimane a casa.
"Nostro figlio frequenta una scuola elementare cittadina e, per fortuna, nessun compagno e neppure le maestre hanno dovuto affrontare la quarantena, perché avendo noi sintomi lo abbiamo tenuto preventivamente a casa anche prima di scoprire di essere stati tutti contagiati.
In questi giorni difficili, ciò che ci ha sostenuto in maniera particolare è stata la costante presenza, seppur a distanza, delle insegnanti. Non solo hanno inviato e corretto quotidianamente i compiti al nostro bambino, ma hanno anche utilizzato Classroom, un sistema di videolezione, per far sì come se fosse a scuola, collegandosi direttamente dalla classe.
Nostro figlio, quindi, ha potuto vedere quotidianamente i compagni, parlare con loro e seguire le spiegazioni delle maestre, essere interrogato, fare gli esercizi sotto la loro guida".
Una soluzione smart che ha permesso al bambino di frequentare sempre e comunque,. Senza perdere neppure il legame, fondamentale soprattutto da piccoli, con docenti e amichetti.
E in una situazione di isolamento ciò è molto, molto importante anche dal punto di vista psicologico, non solo per i bimbo ma pure per l'intera famiglia.