Attualità

Bpel, bocciato il ricorso di Rosi

Gli avvocati dell'ex presidente della banca aretina avevano sollevato la questione di incostituzionalità del decreto. Ma i giudici hanno detto no

Respinto il ricorso di Lorenzo Rosi, ex presidente della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio. Rosi aveva presentato ricorso contro la prima sentenza del tribunale di Arezzo, quella inerente la liquidazione coatta della banca.

I suoi avvocati avevano sollevato la questione dell’incostituzionalità del decreto e avevano chiesto una consulenza tecnica per analizzare la situazione contabile della vecchia banca in data 22 novembre 2015 (giorno in cui è stato applicato il salva-banche).

Ma il ricorso è stato bocciato. I giudici hanno infatti sottolineato che: “l’insolvenza appare tanto pacifica da rendere pressoché irrilevanti tutti i motivi di doglianza esposti da Rosi. All’atto della risoluzione, la banca era ridotta a una scatola societaria vuota di attivo e e piena soltanto di passività. La fotografia contabile del momento era assolutamente eloquente: attivo zero, passivo 22 milioni (debiti subordinati non assimilabili a fondi propri) più 283 milioni (debito verso il Fondo di Risoluzione)”.