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Caldo torrido, la Fraternita scherma le piante

Per proteggere viti e ulivi sono state adottate tecniche innovative basate sull'uso di caolino calcinato

Pier Luigi Rossi, primo rettore di Fraternita

Sono i giorni del grande caldo. Per proteggere viti e ulivi dall'esposizione dei raggi solari la Fraternita dei Laici corre ai riapri. Sì perché Tenute di Freternita è una delle aziende agrarie più grandi di Arezzo e provincia con 1300 ettari complessivi di cui 45 dedicati a vigneto e 20 a oliveto. 

In questi giorni di elevate temperature sono state realizzate tecniche innovative, ammesse dalla legislazione italiana ed europea anche per i prodotti biologici, basate sull’uso di caolino calcinato. Il Primo Rettore Pier Luigi Rossi ha seguito e verificato assieme all’agronomo l’applicazione di questa argilla naturale sui vigneti e sugli olivi al fine di garantire la massima qualità ai prodotti agro-alimentari di Fraternita. Il caolino, essendo idrosolubile, viene irrorato sulle foglie delle viti, sui grappoli di uva, sulle foglie degli olivi e sulle olive per ottenere l’effetto schermante dei raggi solari.

L’eccessiva esposizione ai raggi solari e alle alte temperature causa disidratazione e fotoinibizione sulla vite con clorosi e necrosi a carico delle piante. Foglie e acini dei grappoli di uva subiscono lesioni sotto i raggi solari ad alte temperature nelle ore più calde, in particolare in questo periodo di inizio invaiatura (cambio del colore dell'uva detta "Saracino" in Toscana). Le olive cadono in terra. Il caolino irrorato sulle vie e sugli olivi può mitigare i fenomeni negativi attraverso l'aumento della riflessione della radiazione solare, in particolare dell’infrarosso fino al 40%. La dose di caolino usato è di circa 3 kg per 100 litri di acqua.

“La qualità alimentare dei prodotti delle Tenute di Fraternita va salvaguardata anche in questo periodo di caldo torrido” - ha affermato il Primo Rettore Pier Luigi Rossi.