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Casa della Salute al Baldaccio, firmata l'intesa

Ghinelli e D'Urso siglano l'accordo. Il Comune si occuperà degli interventi e la Asl finanzierà i lavori, che saranno conclusi entro fine anno

Seconda Casa della Salute, ci siamo. Stamani è stata apposta la firma sull'intesa che regola gli impegni tra Amministrazione cittadina e Azienda Sanitaria.

In sintesi il Comune, proprietario della struttura, si occuperà della progettazione e realizzazione dei lavori per la ristrutturazione e l'adeguamento della parte superiore del parcheggio mentre la Asl pagherà i costi d'opera. L'intervento, che andrà a bando, non è eccessivamente oneroso ed è stimato intorno ai 250mila euro.

Secondo una prima stima dei tempi, la nuova Casa della Salute dovrebbe essere pienamente funzionante entro la fine dell'anno.

Una soluzione che, finalmente, animerà anche il parcheggio più "ignorato" dagli aretini. Al "Baldaccio" ci sono circa 800 posti auto, praticamente sempre liberi, che verranno messi a reddito grazie proprio dalla Casa della Salute.

Gli interventi di rimodulazione della struttura saranno divisi in due lotti: 300 metri quadrati ospiteranno il centro prelievi, altri 300 metri quadrati verranno convertiti in ambulatori di medicina generale e di pediatri di libera scelta. 

Tra i principali artefici di questa operazione, oltre a sindaco e direttore generale della Asl, anche il presidente dell'Atam, Bernardo Mennini, il direttore del distretto sanitario Arezzo-Casentino-Valtiberina, Evaristo Giglio e l'assessore Lucia Tanti.

Tra Ghinelli e D'Uro è emersa una ritrovata intesa, dopo le scaramucce al tempo del lockdown. Il sindaco ha sottolineato la velocità d'intesa e come questi buoni rapporti con la Asl debbano proseguire anche in futuro, a prescindere da chi governerà la città.

Il direttore generale Antonio D'Urso ha precisato come la seconda Casa della Salute rappresenti solo l'antipasto della nuova Sanità aretina che pur essendo ospedaliera sarà anche territoriale, con interventi che coinvolgeranno tutta la provincia.

L'assessore Lucia Tanti ha voluto ringraziare la grande passione e tenacia profusa in questo progetto da Evaristo Giglio, che ha avuto un ruolo determinate per l'operazione. Così come l'intuizione di Bernardo Mennini che, già nel 2017, aveva lanciato l'idea di sfruttare l'area per un polo sanitario.

Il presidente dell'Atam è convinto che con questa nuova struttura cambi il volto della città che guarderà all'area Baldaccio con maggior interesse.

Infine Evaristo Giglio, sottolineando la necessità della seconda Casa della Salute ad Arezzo, si è soffermato sull'importanza della realizzazione del nuovo centro prelievi che, in breve tempo, potrà gestire i flussi generati anche dall'ospedale San Donato.