Presentato questa mattina il Rapporto analitico sul Bando ERP 2024, documento che restituisce una fotografia dettagliata della partecipazione dei cittadini e delle loro condizioni sociali, economiche e demografiche. Il bando, aperto dal 25 ottobre alle ore 13:00 del 24 dicembre 2024, ha registrato 548 domande complessive, delle quali 422 domande ammesse e 126 tra escluse e annullate per varie motivazioni tra le quali una pregressa assegnazione.
Il quadro emerso dal Rapporto evidenzia una forte eterogeneità e il carattere multiculturale della comunità aretina: tra i richiedenti ammessi figurano infatti cittadini provenienti da 28 diversi Paesi: il 58% di nazionalità italiana, mentre le comunità straniere più rappresentate sono Pakistan (66 domande), Bangladesh (57), Romania (38), Marocco (15), Repubblica Dominicana (14). Tra i richiedenti italiani, il 41% è nato ad Arezzo, mentre il restante 59% proviene da altre province, con una maggiore incidenza da Napoli (16 domande) e Torre Annunziata (5).
Riguardo i criteri di punteggio, i punteggi attribuiti alle domande ammesse confermano come il bando riesca a intercettare situazioni di forte fragilità economica e sociale. Tra i principali criteri ricorrenti figurano il reddito pro-capite inferiore alla pensione minima (256 attribuzioni), la residenza o attività lavorativa da almeno 20 anni (107), la condizione di persona sola con figlio minore a carico (70), il nucleo con ultrasessantacinquenni (39), la presenza di disabili gravi (36). Si tratta di dati che restituiscono l’immagine di una domanda ERP fortemente legata a condizioni di precarietà economica, fragilità sociali e nuclei familiari in situazioni di particolare vulnerabilità.
“Il Rapporto sul bando ERP 2024 ci consegna una fotografia chiara e approfondita della nostra comunità – ha dichiarato l'assessore Monica Manneschi. - I numeri confermano il ruolo fondamentale dell’edilizia residenziale pubblica come strumento di sostegno per chi vive condizioni di difficoltà economica, sociale e abitativa. La varietà delle provenienze, unite alla presenza significativa di famiglie monoparentali, anziani e persone con disabilità, ci richiama alla responsabilità di continuare a lavorare per politiche abitative inclusive ed efficaci. È un impegno che l’Amministrazione intende portare avanti con determinazione, perché la casa rappresenta un diritto fondamentale e un punto di partenza per costruire un futuro più stabile e dignitoso per tutti. Impegno che si accompagna con gli interventi sugli immobili di manutenzione ed efficientamento energetico, voluti e attuati da questo assessorato in questi ultimi anni”.