Cronaca

Cava abusiva riempita di rifiuti, presi sul fatto

Inquinamento ambientale, nei guai un’impresa di produzione di inerti alle porte di Arezzo. Arrestate due persone e sequestrata un’area di 40 ettari

Foto archivio

Si svolgeva tutto di notte: nella cava, abusiva, veniva estratto materiale e quanto svuotato era riempito con rifiuti. La mattina dopo tutto appariva come sempre, nessun segno dell’operazione svolta nelle tenebre. Questo secondo quanto ricostruito dagli investigatori.

Terra, rocce, detriti scavati venivano poi inseriti nel ciclo produttivo dell’impianto di produzione di inerti che si trova alle porte di Arezzo. Ma i Carabinieri forestali, anche grazie all’utilizzo dei droni che hanno a lungo sorvolato la zona, hanno ricostruito ogni momento della attività illecita e dopo un paio di settimane di indagini hanno arrestato oggi – prendendoli sul fatto – due dipendenti dell’impresa.

Al termine dell’operazione denominata “Inerti a chilometri zero” i militari hanno anche sequestrato l’area che si estende per più di 40 ettari. Il legale rappresentante della società è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di gestione illecita di rifiuti speciali, smaltimento illecito, cambio di destinazione d’uso del suolo e di inquinamento ambientale. Secondo quanto hanno appurato gli investigatori supportati dalla perizia di un geologo gli scavi di terra e sedimenti riguardavano una falda freatica che veniva poi riempita con i rifiuti, azione che potrebbe aver danneggiato il terreno, la parte sottostante e la falda acquifera.