Attualità

C'è chi si ferma e abbassa la saracinesca

Piervenanzi, della gelateria Violetta, ha optato per una scelta sofferta. "Prendiamo una pausa cautelativa anticipando eventuali provvedimenti"

"Come abbiamo già fatto nello scorso marzo, anche questa volta, anticipando gli eventuali provvedimenti che potrebbero essere emanati dalle autorità, abbiamo deciso di fermarci" queste le parole di Fabrizio Piervenanzi, insieme alla moglie, titolare di una storica gelateria aretina, Violetta, ma anche presidente del settore alimentazione di Confartigianato.

Mentre molti tra ristoranti, bar e locali, cercano delle alternative per poter tenere aperto, nonostante la chiusura anticipata alle 18, ingegnandosi tra domicilio e asporto, Piervenanzi motiva così la sua decisione, di certo difficile e controtendenza: "la situazione è seria e pericolosa. 'La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente' avevo scritto ieri. Ecco, passando dalle parole ai fatti, abbiamo ritenuto di prenderci una pausa cautelativa".

Così definisce l'imprenditore la decisione di abbassare la saracinesca, mentre negli anni passati la sua gelateria era tra le poche in cui si trovava gelato sia in estate e in inverno, ogni giorno dell'anno. E sempre aperta fino a notte.

"Riprenderemo appena la famosa curva e i rischi connessi saranno accettabili" rassicura i clienti.

E chiosa con un riferimento allo scatto che lo ritrae davanti al negozio: "al Coronavirus, al quale questa foto è dedicata, diciamo che da qui non si passa, anche se ci è costato tanto e tanto ci costerà in termini di sacrifici, continuare a combatterlo".