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Cisl/Adiconsum su Bpel: “Valuteremo caso per caso”

"Prima di effettuare qualsiasi azione è necessario aspettare che il decreto legge entri in vigore e che sia recepita la direttiva comunitaria"

Cisl e Adiconsum ISL hanno incontrato i risparmiatori e con estrema franchezza hanno spiegato quali sono i passi e le azione possibili da mettere in campo.

“La nostra azione – dicono dalla CISL - ad oggi è stata quella di richiamare alle proprie responsabilità la politica in quanto, in questa prima fase, è necessario agire affinché si apportino modifiche al testo del Decreto Legge. Le azioni da mettere in campo, contrariamente a quanto sbandierato in questi giorni, non è certo una azione di class actions perché il nostro ordinamento giuridico non la contempla e neppure intendiamo intentare azione legale contro l’ultimo cda”.

“Quello che si può fare – continuano le sigle sindacali - è quello di valutare caso per caso la posizione di ciascuno e da qui individuare l’azione più corretta da intraprendere. Non è la stessa cosa tutelare i risparmi di un pensionato rispetto ad un avveduto investitore istituzionale”.

Per questo motivo Adiconsum ha avviato una fase di ascolto e di raccolta dati e fanno sapere che la realtà è drammatica e la materia è complessa e quindi non è facile prevedere quello che potrebbe succedere.

“Tecnicamente qualche margine si manovra esiste, ma la strada è piena di ostacoli. Occorre, dunque, cautela ed essere estremamente chiari e non dare false informazioni e alimentare aspettative che non troverebbero riscontri. Quindi, no ad azioni collettive, ma ad azioni individuali. Il nostro obiettivo è quello di cercare di realizzare delle risorse andandole a prendere da quella bad banck dove sono confluiti i titoli deteriorati”.