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Arezzo città sicura anche grazie alla Caritas

Lunedì 29 novembre riapre il dormitorio in via Fonte Veneziana. Obbligatorio il Green Pass ma sistemazioni garantite anche per chi ne è sprovvisto

La stagione fredda è alla porte e così riapre il "dormitorio" in via Fonte Veneziana.

Il Servizio, garantito dalla Caritas, riprenderà lunedì 29 ed è volto a dare un ricovero ai senzatetto. Per accedere ai locali sarà obbligatorio essere in possesso del Green Pass ma la Caritas assicura che una sistemazione temporanea, massimo due giorni, verrà garantita anche a chi è sprovvisto della carta verde. Ad ogni buon conto resta alta l'attenzione e il servizio verrà offerto nella massima sicurezza. 

L’apertura del servizio di accoglienza invernale è prevista da lunedì 29 novembre

“Per il secondo anno consecutivo, grazie anche all’accordo del 2020 con il Comune dal quale è partita la riorganizzazione del servizio, la sede di via Fonte Veneziana si struttura come residenza per i mesi più freddi, andando oltre la logica dell’assistenza sic et simpliciter. Un progetto articolato, che non è meramente ‘stagionale’ ma vuole offrire una rete efficace di sostegno e ascolto”.

Commenta così il vicesindaco Lucia Tanti la prossima partenza del servizio che da lunedì 29 novembre si protrarrà fino a lunedì 18 aprile 2022. 

Alla residenza possono accedere tra le 20 e le 22 persone maggiorenni senza fissa dimora. L’apertura serale dell’accoglienza va dalle 20 alle 23 mentre l’uscita degli ospiti è prevista non oltre le 8 del mattino successivo. Il Green Pass è obbligatorio ma la Caritas diocesana, fedele sempre al principio dell’accoglienza che svolge in varie forme tutto l’anno, garantirà comunque per coloro che sono sprovvisti della Carta verde un’ospitalità temporanea massima di 2 giorni sempre in presenza di posti liberi a disposizione. La persona sarà invitata però ad avviare l’iter vaccinale altrimenti non verrà più ammessa. Sono richiesti inoltre l’osservanza delle consuete norme igienico-sanitarie e l’uso della mascherina.

“Un progetto che da anni accoglie le persone ma che per farlo ha bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini - afferma Don Giuliano Francioli direttore della Caritas diocesana aretina. Anche quest’anno rivolgo un appello alle parrocchie della diocesi, alla cittadinanza, alle associazioni e ai giovani perché la presenza di volontari sia un segno di accoglienza, un dono capace di far provare la bellezza dell’incontro e l’importanza di mettere in gioco ciascuno le proprie capacità con lo scambio reciproco che ne deriva”.