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Cna,"Ripartenza o molti non riapriranno più"

Criticato il decreto liquidità considerato complicato e di poco respiro per le imprese. Franca Binazzi chiede di rivedere i criteri per il riavvio

Franca Binazzi, presidente Cna Arezzo

La presidente di Cna Arezzo, Franca Binazzi,  guarda con scetticismo alle disposizioni in favore delle imprese. Le critiche maggiori sono rivolte al decreto liquidità, considerato deludente. Binazzi ritiene che, a causa dei troppi ostacoli e del poco tempo tempo per il rimborso, le imprese non riescano a poter reperire la liquidità necessaria per far ripartire le attività. 

“Il fermo in queste condizioni le imprese non se lo possono più permettere, strette tra l’emergenza sanitaria e quella economica per il crollo del fatturato e della domanda. Si stabiliscano quindi - sostiene la presidente di Cna Arezzo - le massime condizioni di sicurezza ma si riparta in tempi brevi altrimenti molte aziende resteranno chiuse per sempre".

Binazzi sottolinea l'incongruenza che consente ad un professionista di continuare a lavorare nel proprio studio mentre un artigiano, pur essendo solo, non può fare altrettanto nel suo laboratorio.

Particolare attenzione, poi, è dedicata al tema riaperture che necessiterebbero di logiche attuative mirate e ben precise.
"La strada del riavvio richiede una roadmap per una riapertura ordinata ed in piena sicurezza, senza ricorrere ai codici Ateco, all’appartenenza alle filiere essenziali, alle deroghe specifiche. Il requisito diventa il rispetto delle misure precauzionali e, con il protocollo anticontagio, la ripresa non in ordine sparso ma con un piano operativo di aperture programmate in grado di condurre il sistema produttivo verso la piena ripresa dell’attività" - afferma Franca Binazzi.

Cna chiede un tavolo regionale nel quale stabilire, con lo stesso governatore della Toscana, Inail, servizi sanitari, associazioni di imprese e sindacati,  la gestione dell’operatività nel corso dell’emergenza evitando contrasti che vanifichino gli sforzi.

"L’obbiettivo è elaborare le linee guida della riaperture in sicurezza, definendo tempi e modalità, regole certe, sostenibili e attuabili. Serve garantire l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione, con finanziamenti a fondo perduto per gli investimenti delle imprese".

Artigiani e piccole imprese fanno appello a tutti i soggetti, pubblici e privati, perché si faccia in fretta. 

"Mentre le nostre attività sono chiuse, la maggioranza delle aziende in Germania è aperta, come in Polonia ed Ungheria ed in generale sono a regime quelle degli altri paesi del nord Europa, mentre Austria e Danimarca interromperanno la serrata subito dopo Pasqua. Le nostre aziende - conclude la presidente Cna Arezzo, Franca Binazzi -  se non riapriranno in fretta, presto si troveranno a fare i conti con un mercato che nel frattempo si sarà riposizionato, con la difficoltà di recuperare spazi che altre imprese, di altri Paesi, avranno occupato”.