Attualità

Col Covid quadruplicate le aggressioni ai sanitari

Questo il dato del 2021 nella Sud Est rispetto al 2020. Vittime soprattutto gli infermieri: 57,7/%. Oltre l'80% degli episodi contro donne

Nel solo 2021 sono stati segnalati, nella Asl Toscana sud est, 128 episodi di aggressione, un numero quasi quadruplicato rispetto all’anno precedente. Un aumento che secondo l'Azienda è probabile sia correlato all'emergenza Covid, che ha portato varie restrizioni e un diffuso disagio psicologico ed emotivo, sia nei pazienti e loro familiari, sia tra gli operatori sanitari.

I dati sono diffusi proprio oggi, 12 marzo, in quanto si celebra la prima “Giornata Nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari”.

Tra gli episodi di violenza segnalati lo scorso anno: nel 23% dei casi si è trattato di violenza fisica e nel 77% di violenza verbale. Nella maggior parte dei casi le vittime sono stati infermieri (57,7%) e, dato importante è che oltre l'80% di questi eventi riguardano le donne. 

L'Azienda ha messo a disposizione un sostegno psicologico allo sportello d’ascolto per le vittime di violenza e aggressione.

Si tratta di dati, in linea con quelli nazionali, frutto di un monitoraggio realizzato attraverso un questionario specifico per operatori del pronto soccorso e di altre strutture aziendali, e purtroppo sono solo una minima parte rispetto a quelli che realmente si verificano giornalmente nei presidi sanitari. Da questo monitoraggio emerge anche che la percezione del rischio di aggressione è più elevata nelle donne che lavorano in sanità, che manifestano maggiori timori di incorrere in situazioni potenzialmente pericolose. 

Oggi l'Asl Toscana sud est, soprattutto, "vuole rinsaldare l’alleanza tra sistema sanitario e cittadini quale unica strada da percorrere per mantenere gli alti livelli di assistenza e cura che sono stati raggiunti e ringraziare tutti coloro che, pur in questa difficile fase, hanno confermato la fiducia nei servizi, nel rispetto e nella stima reciproca con gli operatori".