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Confesercenti contro i pre-saldi

In vista dell'inizio dei ribassi, l'associazione chiede controlli. Alvisi: "Va rivista la data e devono essere bloccate le pubblicità ingannevoli"

Valeria Alvisi

Partono i saldi invernali di fine stagione. 

Ecco l’analisi di Confesercenti alla vigilia dell’avvio previsto il 5 di gennaio. “Alta è l’attesa – annuncia Valeria Alvisi responsabile di Confesercenti per l’area aretina – tra i negozianti dopo un Natale deludente. Prevista una spesa media a famiglia di 300 euro. Percentuali di sconto fin da subito accattivanti; si parte dal 30% con punte superiori fino al 50%. Il freddo favorirà gli acquisti”. C’è ottimismo per l’avvio dei saldi che quest’anno rappresentano un evento particolarmente atteso dai consumatori da una parte e dall’altra dai commercianti che sperano di recuperare un andamento delle vendite natalizie sotto le previsioni”.

“I saldi rappresentano – spiega Valeria Alvisi, secondo l’analisi dello studio nazionale di Confesercenti - una boccata d’ossigeno per un settore che non è ancora uscito dalla crisi. Il Natale 2016 è stato caratterizzato da un clima molto mite e non ha dato la spinta attesa alle vendite stagionali. Adesso l’abbassamento delle temperature può aiutare le vendite di fine stagione. I saldi sono una vera occasione per i consumatori che possono comprare articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali. Il consiglio è quello di comprare nei negozi di fiducia dove la cortesia e la qualità rappresenta un valore aggiunto al capo di abbigliamento”.

Inoltre per il futuro, per Confesercenti, c’è bisogno di rivedere la data, e di far rispettare alcune regole basilari. “Perché il meccanismo dei saldi funzioni correttamente – chiosa Alvisi - servono controlli per bloccare i pre-saldi e contrastare le pubblicità ingannevoli, che fanno passare la promozione di prodotti che non hanno alcuna stagionalità per vendite di fine stagione. I saldi hanno bisogno di essere tutelati e non mascherati”. 

Ed ecco alcuni consigli con il ‘decalogo dei buoni saldi’ per commercianti e consumatori: attendere il periodo ufficiale dei saldi; evidenziare l’oscillazione dello sconto praticato (es. dal 20% al 50%); non esibire sconti generici riferiti poi soltanto ad alcuni articoli; separare in modo chiaro le merci offerte a prezzi di saldo da quelle poste in vendita alle condizioni normali; evidenziare la percentuale di sconto, il prezzo originario e quello scontato dei prodotti posti in saldo; accettare pagamenti con pago bancomat e carte di credito; rendere visibile l’interno del negozio; rendersi disponibili a sostituire la merce anche se acquistata nel periodo dei saldi; effettuare le riparazioni, se richieste dal cliente; usare la massima cortesia.