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"Conte un predestinato, Sarri ha buoni amici"

Piero Mancini ricorda quando i due allenatori, che oggi si contendono il campionato di Serie A, sedevano sulla panchina amaranto e furono esonerati

Piero Mancini, ex presidente dell'Arezzo

In una lunga intervista rilasciata a "il Giornale" Piero Mancini parla dei due tecnici che si sono seduti sulla panchina amaranto ai tempi della sua lunga presidenza e che lui ha entrambi esonerato.

Il vulcanico ex patron del "Cavallino" ricorda la tenacia e l'intransigenza di Conte, che fu costretto a mandar via perché lo spogliatoio era tutto contro di lui. "I giocatori - dichiara Mancini a 'il Giornale' - erano in rivolta contro i suoi metodi di lavoro, l’ossessione continua, mai una parola di conforto. Conte - aggiunge Mancini - non ti fa i complimenti nemmeno quando vinci, è tutto dovuto, anzi ripeteva che non si esce dal campo da vincenti ma si deve entrare in campo da vincenti. Esaspera qualunque dettaglio".

Su Sarri invece l'ex patron amaranto è più "freddo" e nell'intervista rilasciata traspare come lo abbia "amato" meno del tecnico salentino, che continuava a rimanergli in testa. Fu proprio Sarri, infatti, a subentrare ad Antonio Conte alla guida degli amaranto nella stagione 2006-07, che si concluse con la retrocessione dell'Arezzo in C, condizionata anche dai 6 punti di penalizzazione.

"Mai visto, in vita mia, uno più superstizioso di lui - afferma Mancini. Sarri spargeva il sale nello spogliatoio e in campo, indossava la maglietta nera ed anche i pantaloni e le mutande dovevano essere di quel colore".

Sui traguardi che i due allenatori hanno raggiunto, dal quel lontano 2006-07, Piero Mancini  non ha dubbi che Conte potesse ottenere ottimi risultati da allenatore, mentre Sarri  "credo abbia avuto buoni amici che gli abbiano permesso di arrivare a questi livelli".

A tal proposito, la lunga intervista pubblicata ieri su "il Giornale" si conclude con una massima di Mancini " Siamo tutti intelligenti, chi più, chi meno ma se non hai gli amici giusti non arrivi dove vuoi arrivare".