Attualità

Covid, una scultura per ricordare e andare avanti

Inaugurata stamani al San Donato l'opera voluta dalla Asl e realizzata da Enzo Scatragli in memoria delle vittime della pandemia

Nei momenti di difficoltà, come quello che stiamo vivendo, la cultura diventa un pilastro al quale aggrapparsi per ripartire e tornare a sperare. Questo il senso della cerimonia di inaugurazione dell'opera dell'artista Enzo Scatragli che da questa mattina si erige davanti all'ingresso del San Donato.

Una stele in travertino dove al suo apice svetta una corona piena di spine realizzate in bronzo e platino. Un simbolo chiaro ed evidente per ricordare tutte quelle persone che sono cadute in questa "assurda guerra" contro il Covid.

L'opera, commissionata dalla Asl, è voluta per dimostrare ancora una volta la vicinanza dell'Azienda ai cittadini ma anche per sottolineare l'impegno e che quotidianamente medici, infermieri e personale sanitario mettono nella lotta alla pandemia. Una stele che testimonia la tragedia ma anche il soccorso e la speranza di uscire quanto prima da questa situazione.

Alla cerimonia tante, forse anche troppe persone. Presenti le massime autorità cittadine e non solo che hanno accolto l'invito dell'Asl e del direttore generale Antonio D'Urso che, da perfetto padrone di casa, ha scandito i tempi della cerimonia.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha ricordato come questa emergenza sanitaria si sia ben presto trasformata in crisi economica e come adesso è fondamentale trovare la forza per il rilancio. Il governatore, inoltre, ha sottolineato come la Toscana stia portando avanti una importante campagna vaccinale con numeri che fanno ben sperare.
Il sindaco Ghinelli ha rilanciato sulla necessità del rispetto delle regole e sull'opportunità di realizzare strutture sanitarie di supporto per garantire un'adeguata assistenza medica a tutti i pazienti, anche i non positivi.
Il Prefetto Anna Palombi ha ribadito come distanziamento, uso corretto di protezioni di sicurezza siano fondamentali in questa "battaglia" in attesa di vaccinare il numero più alto di persone.

Alla cerimonia sono intervenuti anche il sottosegretario al Lavoro e alla Politiche Sociali, Tiziana Nisini, il parlamentare e presidente della Commissione Cultura del Senato Riccardo Nencini, la presidente della Provincia Silvia Chiassai ed il presidente delle professioni infermieristiche Giovanni Grasso che, insieme a Fiano Migliorati, ha avuto un ruolo primario nell'organizzare questa giornata.

Infine l'arcivescovo Riccardo Fontana, ha benedetto l'opera ricordando come ciò che sta facendo la sanità aretina sia un qualcosa di importante dal punto di vista medico ma anche morale.

Tutti i presenti, tra cui molti sindaci, politici, imprenditori del territorio, hanno reso omaggio all'opera deponendo un fiore in ricordo delle vittime del Covid. Al termine il primario di "Rianimazione"  Marco Feri ha omaggiato i presenti interpretando, sassofono in mano, la sua canzone scritta con Paolo Angori durante il periodo del lockdown.