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Crac Etruria, Guerrini: “Solo operazioni lecite"

Proseguono i colloqui sotto la guida del procuratore capo Roberto Rossi, incaricato di investigare sulla vicenda che ha portato al crac di Banca Etruria

Ieri è stato interrogato l'ex vicepresidente di Banca Etruria, Giorgio Natalino Guerrini. Nella sua deposizione ha parlato di “operazioni assolutamente lecite” e di “normale rischio di impresa” escludendo ogni volontà di “fare danno” da parte dei dirigenti e dei membri dei cda.

Durante l'interrogatorio si è parlato anche di High Facing, la società di cui Guerrini era comproprietario e amministratore, incaricata di realizzare l'impianto fotovoltaico dello Yacht di Civitavecchia.

L'imbarcazione, mai completata, ha comportato alla banca aretina una sofferenza di alcuni milioni di euro. Secondo quanto riportato da La Nazione l'ex vicepresidente ha negato, di fronte al pool di magistrati della procura aretina, qualsiasi accusa di favoritismo nell'erogazione del prestito.

Questa mattina sono in programma altri due colloqui tra i sei indagati rimanenti, che hanno scelto di usufruire della possibilità di essere ascoltati, dopo aver ricevuto l’avviso di chiusura indagini.