Attualità

Crediti deteriorati, convegno della Prefettura

Webinar organizzato in sinergia con la Camera di Commercio. Obiettivo: supportare famiglie e imprese nella difficile crisi generata dal Covid

Un confronto tra associazioni economiche di categoria e Banche sulle norme europee che regolano il trattamento dei crediti deteriorati, entrate in vigore dal primo gennaio e molto più stringenti, in un webinar che è stato organizzato dalla Prefettura di Arezzo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo-Siena.

Proprio la preoccupazione per le difficoltà che le nuove regole potranno produrre alla vita economica delle famiglie e delle imprese ha indotto la Prefettura ad organizzare questo incontro.

Dopo gli interventi del Prefetto di Arezzo, Anna Palombi e del Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi si sono succeduti gli interventi, moderati dal Segretario Generale della Camera di Commercio Marco Randellini, di Mario Venturi, Direttore della Sede Toscana della Banca d’Italia, di Emidio Maggio, della Divisione Vigilanza della Sede Toscana della Banca d’Italia, di Silvia Del Prete, della Divisione analisi e ricerca economica Banca d'Italia, di Bernardo Ghilardi , del FEI –Fondo Europeo degli Investimenti e di Raffaele Rinaldi dell’Ufficio Credito e Sviluppo di ABI.

“Ho accettato volentieri la proposta del Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, - ha detto il Prefetto in apertura del convegno -  di proseguire gli incontri intrapresi già in passato con gli istituti bancari e le associazioni di categoria in relazione ai finanziamenti accordati dalle normative emanate per fronteggiare la difficile crisi economica provocata dal Covid”.

“Ringrazio la dottoressa Anna Palombi e la Prefettura di Arezzo - conclude il Presidente dell’Ente camerale Massimo Guasconi - per aver raccolto la nostra sollecitazione ad organizzare questo importante incontro che, ritengo, abbia contribuito ad approfondire le conseguenze che la nuova regolamentazione del default avrà sul sistema imprenditoriale. Permane soprattutto il rischio che il 'calendar provisioning' possa provocare fenomeni di restringimento delle concessioni di credito. Un’eventualità che va scongiurata, soprattutto nei prossimi mesi che saranno quelli decisivi per il recupero dei livelli operativi, produttivi e competitivi delle nostre imprese”.